Gli admin italiani spiegano il blocco di Camelia alla comunità wikipediana globale (Parigi, Montparnasse, 1895) |
(prosegue dalla parte quattordicesima)
13.3 "Abbiamo donne felici". La discussione a Women in Red
Abbiamo visto che il blocco "a infinito" di Camelia è stato provocato dalla sua affermazione – obliqua ma chiara – secondo cui alla base dell'esclusione di WikiDonne dalle notifiche delle PdC ci sarebbe un pregiudizio negativo verso il wikiprogetto, considerato un corpo estraneo alla comunità della Wikipedia italiana, e un pregiudizio negativo verso le donne, viste come isteriche incapaci di una valutazione neutrale nelle PdC. Con il suo "commento conclusivo" nella discussione sulle notifiche, Camelia suggeriva che la Wikipedia italiana sarebbe affetta da maschilismo istituzionale. Bene, il risultato più evidente e incontestabile del suo blocco è stato che l'accusa di maschilismo, avanzata a fior di labbra da Camelia nell'ambito di un'accesa discussione comunitaria, si è amplificata e rafforzata mille volte, venendo ripetuta – questa volta in modo aperto, senza infingimenti – da numerosi wikipediani e wikimediani esperti, attivi su vari progetti WMF, nelle pagine di discussione della Wikipedia inglese, su Meta e sui social media. Un risultato straordinario ma, direi, meritato e inevitabile.
Meritato e inevitabile per una ragione semplice: per giustificare il blocco di Camelia, gli utenti italiani hanno a disposizione solo il suo "commento conclusivo" – un commento duro ma civile, che fa venire la pelle d'oca solo a Phyrexian e a una banda di wikipediani maschi isterizzati, ma che per una persona di buonsenso giustificherebbe un blocco a infinito solo sulla Wikipedia di Pol Pot. E hanno a disposizione la seconda UP su Camelia: una discussione delirante, che trasuda potere arbitrario e becero sessismo.
In quell'UP, Camelia viene descritta come un'utente che interviene nelle discussioni in modo "scomposto", con una "serie di stizzosi interventi" (Gianfranco), un'utente che nutre un "senso di superiorità" ingiustificato, manca di deferenza e modestia, non è abbastanza collaborativa perché si esprime in modo troppo "polemico" e "irriguardoso" (Actormusicus, Phyrexian, Pequod, Ruthven, Quinlan, Mastrocom, Torsolo, Fresh Blood e altri), un'arrampicatrice sociale, interessata a crearsi una posizione di "visibilità personale" a colpi di inutili mini-stub sulle donne (Civvì, Superspritz), un soggetto che indulge a "capriccetti a stampo vittimistico" (Avgas) e che deve perciò essere invitato a "rileggere, con umiltà, tutto ciò che le è stato detto", evitando "accuse, recriminazioni, chiamate in correità, piagnistei, vittimismi e altre spiritosaggini" (Gianfranco).
Se questi giudizi sono posti a confronto con i comportamenti effettivamente tenuti da Camelia, di gran lunga più civili e corretti di quelli degli admin che l'accusano, o con ciò che la comunità wikimediana globale sa di lei (si veda qui: esperta, abile, competente, impegnata, entusiasta, amichevole, umile, saggia, paziente), il sessismo è evidente. Una donna che si mostra sicura di sé e delle proprie convinzioni è percepita come arrogante e presuntuosa, mentre le sue preoccupazioni per la discriminazione di genere vengono liquidate come vacui piagnistei e stucchevoli vittimismi. C'è di che nascondersi dalla vergogna.
Del resto l'UP è lunga, ma non così lunga da non poter essere letta da chi è interessato alla questione; nel 2023 i programmi di traduzione automatica funzionano bene e sono disponibili a tutti. Così, il giorno dopo la chiusura dell'UP con il cosiddetto "ritiro volontario" di Camelia, Lajmmoore – giovane wikipediana, ricercatrice postlaurea presso l'Università di York, "wikimediana dell'anno" per Wikimedia UK nel 2022 – apre una discussione intitolata "Risk to WikiDonne" sulle pagine del progetto "Women in Red" (WiR), omologo di WikiDonne sulla Wikipedia inglese. Ecco l'original post (mia traduzione di questo e dei seguenti):
Salve a tutti, ho notato questa discussione in corso sulla Wikipedia italiana. Propongono di bloccare @Camelia.boban, che coordina WikiDonne, un progetto gemello al nostro. Mi sembra che la discussione mostri una grave incomprensione nella Wikipedia italiana circa le attività di progetti come il nostro e metta a rischio lo straordinario lavoro portato avanti da WikiDonne porta. Vorrei capire quali iniziative possiamo intraprendere per sostenere WikiDonne e dimostrare la nostra solidarietà da un'altra Wikipedia.
Seguiranno sei giorni di discussioni per un totale di novemila parole, con i contributi di quattordici utenti, tra cui quattro admin della Wikipedia italiana (Pequod, Friniate, Superspritz e Actormusicus). In ciò che segue, riassumo, traduco e commento gli interventi più significativi. Anticipo le mie conclusioni: gli admin italiani ne escono male, molto male; sorprende come gli utenti di WiR colgano gli elementi essenziali del conflitto attorno a WikiDonne meglio degli utenti italiani che in tale conflitto sono direttamente coinvolti.
Tagishsimon dà una valutazione dell'UP:
L'atmosfera che si respira da quelle parti, almeno a giudicare da Google Translate, ha qualcosa di cupamente stalinista [grimly Stalinist]. La mia impressione è che Camelia.boban sia oggetto di pesanti critiche per il suo "atteggiamento", ma non ho ancora trovato un solo riferimento a suoi comportamenti realmente scandalosi. C'è un grande accanimento nel regolamentare il tono e il comportamento degli utenti che a volte sfocia nel puro delirio [fully batshit insane]. Sembra che per alcuni la partecipazione a WikiDonne renda le persone degli estranei da guardare con sospetto. E più in generale, che opporsi al divario di genere e non accettare lo status quo (ad esempio nelle PdC) sia percepito come comportamento dannoso [disruptive] meritevole di sanzione. Le parti più gustose sono un'ampia discussione se sia meglio giocare a golf o a tennis la mattina dopo aver deciso che Camelia.boban ha un brutto atteggiamento [riferimento ai commenti di avgas e Kirk] e una certa indignazione per il fatto che, durante un precedente blocco sulla Wikipedia italiana, Camelia abbia continuato a lavorare su Meta invece di mettersi dietro la lavagna a meditare sulle proprie colpe.
Gli utenti di WiR iniziano a chiedersi che cosa possono fare a riguardo, visto che ogni progetto è autonomo: sollecitare un intervento della WMF? coinvolgere Hyruspex/Nattes à chat, che ha avuto problemi simili sulla Wikipedia francese? raccontare questi sviluppi sul Signpost?
A questo punto interviene Pequod con un lungo commento. Dopo essersi lamentato per l'uso dell'aggettivo "stalinista", Pequod rassicura gli utenti di WiR: "Non c'è bisogno che sosteniate WikiDonne, perché la comunità italiana lo fa già da sola". La notifica delle PdC a WikiDonne è stata ritenuta inopportuna perché l'enciclopedicità non si basa sul genere. WikiDonne dovrebbe concentrarsi sulle donne enciclopediche, non sulla cancellazione di biografie di donne scarsamente rilevanti. Camelia è entrata in urto con la comunità per aver attribuito agli utenti contrari alle notifiche l'opinione secondo cui sarebbe "nella natura delle cose che le donne si sostengono a vicenda e diventano isteriche se si cancella una voce di donna in itwiki". Molti si sono sentiti offesi ma
nessuno ha "attaccato" WikiDonne né alcun utente in particolare. È solo che prendiamo molto sul serio il quarto pilastro, tutto qui.
Quindi, racconta Pequod, Camelia è stata bloccata per una settimana, dopodiché si è aperta una segnalazione di Utente Problematico, che Pequod, in un eccesso di retorica o wishful thinking, descrive come una procedura con cui "la comunità cerca un modo per ricucire le ferite da entrambe le parti". Nell'UP Camelia ha chiesto scusa, ma ha anche affermato che le responsabilità erano condivise:
E potrebbe anche essere così, ma dovreste conoscere la storia che ci sta dietro, l'eterno complesso della vittima, il bisogno di sentirsi indesiderata per dare un senso alle sue scelte e alle sue azioni. Badate bene, ci sono molte donne su it.wiki che non si sentono rappresentate dalla sua smania di essere al centro dell'attenzione.
Sappiamo già che le donne che non si sentono rappresentate sono Civvì ed Euphydryas. Ma, a parte questo, dispiace nel commento di Pequod l'interpretazione della vicenda di Camelia in termini di "smania di essere al centro dell'attenzione", "complesso della vittima", "bisogno di sentirsi indesiderata". Immagino che gli utenti di WiR abbiano accolto questa spiegazione con stupore e fastidio. Da una parte, Pequod sembra corroborare il punto di vista di Camelia, che è stata effettivamente scrutata minuziosamente, vittimizzata e infine cacciata dal progetto. Forse le sue preoccupazioni – le sue smanie e i suoi complessi – non erano poi così infondate, dopotutto, non così staccate dalla realtà come assume Pequod. Dall'altra parte, c'è qualcosa di sgradevole e paternalistico nella scelta di dare una interpretazione così intima, invadente, dei "complessi" e dei bisogni profondi che spingono Camelia ad agire come agisce.
Se Camelia fosse stata un uomo, una interpretazione del genere sarebbe stata quantomeno improbabile nel contesto di una discussione wikipediana. Gli uomini semplicemente agiscono e sono chiamati a rispondere delle loro azioni, suffragate da prove; le donne, invece, sono irrazionali e i loro comportamenti erratici vengono spiegati da fattori profondi (tipicamente, vittimismo e narcisismo). Lo noterà verso la fine della discussione il persecutore di Pequod, Tagishsimon:
Questo è un attacco personale molto diretto e inequivocabile, ironico in una situazione in cui i commenti "generalizzati" di Camelia sono stati artatamente costruiti come come attacchi personali, giustificando l'azione che ha portato al suo ritiro da it.wiki. Una situazione in cui il gruppo degli insiders impone delle regole al gruppo degli outsiders, senza sentirsi vincolato dalle stesse regole: probabilmente esiste una parola per questo.
Esistono molte parole per la situazione descritta da Tagishsimon: ipocrisia e doppiopesismo sono le prime che vengono in mente, ma anche elitismo, discriminazione e arbitrio funzionano abbastanza bene.
Ma torniamo a Pequod, che dopo il tentativo di introspezione psicologica su Camelia prosegue in modo ancora peggiore. Sarebbe bello, dice, se ci fossero più donne nella Wikipedia italiana, ma non c'è un problema di sessismo perché "abbiamo donne felici":
non c'è bisogno di fantasticare su un ambiente ostile alle donne. Abbiamo donne felici tra noi (incluse amministratrici) e desideriamo averne di più.
Si tratta di una frase particolarmente sfortunata, che mutatis mutandis ricorda il topos "i nostri negri sono felici". Certo non è possibile "assumere la buona fede" degli schiavisti americani, ma questi potevano almeno aggiungere, come James H. Hammond, "lo so perché sono nato e cresciuto in mezzo a loro". Pequod, che personalmente conoscerà sì e no una manciata di wikipediane, non è credibile quando pretende di rappresentare le loro opinioni.
Dopodiché Pequod mente – non saprei trovare un'altra parola per descrivere questo commento:
Certo, questo non è un lieto fine, né per Camelia né per il resto di noi. Ma è stata Camelia a decidere che ritirarsi era la sua scelta migliore. Nessuno ha visto questo come l'unico scenario possibile
Camelia non ha deciso di ritirarsi: è stata cacciata via dal progetto, punto. L'altro "scenario possibile", alternativo al suo ritiro cosiddetto volontario, era il blocco a tempo indeterminato, destinato comunque ad arrivare di lì a pochi giorni.
Infine Pequod spiega che gli utenti della Wikipedia italiana auspicano la creazione di un Progetto:Femminismo e guardano con favore alla cooperazione tra WiR e WikiDonne ma
per favore, l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è la creazione di altre gabbie e recinti, e questa sfiducia reciproca che Camelia ha imprudentemente coltivato nel corso degli anni.
Concluso il commento di Pequod, Tagishsimon lo ringrazia e gli fa una domanda semplice e perfida: WikiDonne è l'unico wikiprogetto a cui è vietato notificare le PdC?
Pequod si trova in una posizione difficile: la risposta non può che essere sì, e bisogna quindi decidere se spiegare questo fatto facendo riferimento alle assurde speculazioni secondo cui WikiDonne non sarebbe un "progetto tematico" perché l'argomento donne "non esiste né avrebbe ragione di esistere" (Phyrexian), suscitando incredulità e scandalo tra gli utenti di WiR, oppure ammettere apertamente che l'esclusione dalle notifiche nasce dal convincimento di molti admin che WikiDonne sia un covo di POV-pusher incapaci di una valutazione serena e obiettiva nelle PdC, giustificando così di fatto il commento di Camelia: ci prendete per donne isteriche. Che fare?
Purtroppo, prima che Pequod abbia tempo di scegliere, Actormusicus si inserisce tragicamente nella conversazione. Senza rendersi conto dell'assurdità della cosa, linka un commento di Superspritz che equipara WikiDonne a Wiki Loves Monument (un concorso fotografico per incoraggiare le persone a scattare foto di monumenti da caricare su Wikimedia Commons) e afferma candidamente, come se fosse ovvio e conclusivo, che le donne non sono un'area tematica della Wikipedia italiana:
Porti in cancellazione la biografia di una donna impegnata in politica proveniente dalla Lombardia? Ok allora qual è la questione? Dovrebbe essere enciclopedica a) come creatura vivente, b) come donna, c) come politica, o d) come lombarda? Beh, c). Quindi notifichi il progetto Politica, non Biografie, WikiDonne o Lombardia.
Il che, per inciso, è falso, perché i progetti Biografie e Lombardia sono pacificamente progetti tematici e nessuno si stupirebbe se venisse loro notificata la PdC su una politica lombarda. Le PdC sulle biografie vengono notificate al progetto:Biografie in modo sistematico e al progetto:Lombardia in modo occasionale (si veda ad esempio le PdC sulla politica lombarda Claudia Terzi e quella su Flavio Pirini).
La reazione provocata da Actormusicus è quella che ci si aspetta, ed è espressa in alcuni commenti intelligenti e puntuali:
Grazie. Quindi se si tratta di un politico va bene avvisare il progetto sui politici, se si tratta di uno sportivo va bene avvisare il progetto sportivo. Se si tratta di una donna, NON va bene avvisare WikiDonne. Ho capito bene? (Tagishsimon)
Buona domanda Tagishsimon. Sono curioso, dato che alle donne è stato ovunque generalmente impedito di esercitare attività professionali fino al XX secolo, esistono wikiprogetti che rappresentano i lavoratori sociali, gli operatori di comunità, le organizzazioni e le attività a cui le donne erano legalmente autorizzate a partecipare? Se non esistono, non sarebbe allora WikiDonne, che rappresenta tutte le attività delle donne, il progetto a cui è logico notificare? Sto cercando di capire il senso di non notificare un progetto da cui potrebbe arrivare un contributo più diversificato. Le persone raramente sono unidimensionali e spesso sono enciclopediche per più di una cosa. (SusanW)
Ehm, qui sulla Wikipedia inglese abbiamo spesso riscontrato che le PdC delle voci su donne (e sulle minoranze in generale) hanno maggiori probabilità di concludersi con una cancellazione anche quando la rilevanza enciclopedica è equivalente a quella delle biografie maschili. Ci sono state diverse ricerche scientifiche su tutte le wikipedie che lo dimostrano. È uno dei motivi che hanno portato alla nascita del progetto WiR, oltre al minor numero di voci su donne. Quindi l'affermazione che sulla Wikipedia in italiano le PdC sono completamente neutrali e non affette da bias nei risultati perché si basano solo sulla rilevanza enciclopedica è palesemente falsa. Le persone hanno pregiudizi. Gli utenti hanno pregiudizi. E quei pregiudizi si traducono di fatto in risultati peggiori per la copertura delle donne e delle altre minoranze. (Silverseren)
Come minimo, è un'occasione sprecata; WiR dedica una notevole quantità di tempo a salvare le voci dalle procedure di cancellazione, lavorando per migliorarle e dimostrare la loro rilevanza enciclopedica. È difficile farlo una volta che siano state cancellate. Posso solo presumere che it.wiki non voglia che ciò accada su it.wiki. È difficile capire perché non si voglia informare il maggior numero possibile di progetti. (Tagishsimon)
A questo punto, Tagishsimon pubblica il commento di Camelia nella PdC su Lidia Mannuzzu che aveva provocato il suo primo blocco nel 2018. Come si ricorderà, Camelia aveva pingato un utente che si era espresso sull'enciclopedicità della voce nell'ambito di una discussione al progetto:Biologia. Camelia aveva spiegato: "Vista la specificità dell'argomento, coinvolgere progetti più attinenti di quelli inseriti penso possa fare più chiarezza". Tagishsimon non riesce nemmeno a immaginare che quella notifica sia stata considerata da alcuni admin (Kirk, ValterVB, Euphydryas e Ripepette) una "campagna elettorale" vietata, ciò che sulla Wikipedia inglese si chiama WP:CANVASS. Commenta Tagishsimon:
E immagino che questo ricordi le parole di Michael Gove: "Penso che il popolo di questo paese ne abbia abbastanza degli esperti". C'è qualcuno che potrebbe sapere qualcosa sull'ambito di questa PdC e quindi frustrarla? che non succeda mai su it.wiki, a quanto pare.
Arriva quindi, nel cuore della notte tra il 18 e il 19 gennaio, un lungo commento di Pequod. Prima di analizzarlo e di raccontare gli sviluppi successivi della discussione, è però opportuno guardare alla conversazione che in quelle ore Tagishsimon aveva sviluppato su Twitter, di cui Pequod è informato e a cui farà cenno nel suo intervento.
13.4 (Segue) "La Wikipedia italiana è istituzionalmente sessista?" Tagishsimon su Twitter
Tagishsimon è un utente esperto e molto attivo. Wikimediano dal 2004, ha fatto decine di migliata di edit sulla Wikipedia inglese e su Commons, e quasi 14 milioni (!) su Wikidata. Il 16 gennaio si rivolge all'account Twitter di Wikimedia Italia per chiedere informazioni sulla vicenda di Camelia perché, "vista da lontano, sembra che la vostra coordinatrice di WikiDonne sia stata costretta a lasciare it.wiki sulla base dei motivi più assurdi". Alla richiesta si associa anche l'account del wikiprogetto francese "Les sans pagEs". Luca Martinelli e Maurizio Codogno (gli admin Sannita e .mau.) si rifiutano di rispondere nel merito e ricordano che i capitoli locali della WMF come Wikimedia Italia non hanno alcuna competenza sulla comunità della Wikipedia in italiano. Potrebbero rispondere come utenti e admin di quel progetto, ma preferiscono non farlo. Sannita invita Tagishsimon a non "assumere la cattiva fede" e a non fare accuse infondate. Un account Glameow commenta:
Deluso, ma non sorpreso. L'abuso di potere degli admin su it.wiki è cosa nota. Colmare i gap [secondo loro] "non è neutrale".
Il 18 gennaio Tagishsimon pubblica un lungo thread di tweet sulla vicenda di WikiDonne che inizia con la domanda:
La Wikipedia in italiano: è istituzionalmente sessista? Da quello che ho letto finora, sembrerebbe di sì. E se non lo è, nel migliore dei casi sembra essere un luogo spiacevole, pieno di custodi arroganti delle buone maniere [self-righteous attitude-police].
Pubblico qui di seguito la traduzione quasi integrale del thread. Condivido appieno le opinioni di Tagishsimon, espresse in modo brillante e coinvolgente: si tratta di un testo apprezzabile, direi, nel genere dell'invettiva. Inoltre spero che ai wikipediani italiani giovi la lettura di un punto di vista ragionevole e informato ma esterno alle loro dinamiche interne: possiamo vederci bene solo da fuori. Infine, la ricostruzione di Tagishsimon supporta le mie conclusioni principali: il caso di Camelia è il risultato dell'incontro fatale tra il sessismo inconsapevole ma diffuso in una comunità digitale a prevalenza maschile, le tendenze editoriali cancellazioniste prevalenti nella Wikipedia italiana, la stretta disciplinare che soffoca le discussioni comunitarie, e la mancanza di procedure di discussione formale non focalizzate sul comportamento degli utenti, ad eccezione delle PdC. Senza il cancellazionismo e lo strapotere degli admin, l'ostilità verso WikiDonne sarebbe rimasta un borbottio di fondo e non avrebbe prodotto quell'aggressività da braco che abbiamo visto all'opera nelle UP contro Camelia e in altre discussioni.
Prosegue Tagishsimon:
Che spasso! it.wiki valuta le opinioni che hai espresso su Twitter per stabilire se hai un '"atteggiamento problematico" che richieda "sanzioni". Beh, sono fritto allora. Altrove ho definito "stalinista" quello che stavo leggendo, ma se questo non va bene allora mi accontento di chiamarlo un processo alle streghe, in cui le rimostranze di chi non è una strega vengono prese come una prova definitiva della sua stregoneria. Non è per niente divertente. Su it.wiki, questo commento [commento di Camelia nella PdC su Lidia Mannuzzu] in una PdC è sufficiente a farti finire nel processo "Utenti problematici" in cui la comunità decide quali misure adottare per, diciamo, rieducarti [...] La WP:CAMPAGNA si riferisce al fatto un utente aveva osato suggerire che qualcuno con conoscenze specifiche avrebbe potuto dare un contributo utile alla PdC. Attirare l'attenzione sulla PdC è considerato un'infrazione perché potrebbe ostacolare la cancellazione della voce. E, per dirla senza troppi giri di parole, i ragazzi non sopportano questo genere di cose: se vogliono che una voce venga cancellata, vogliono che venga cancellata, punto. Incoraggiare il coinvolgimento di WikiDonne o di esperti della materia non è tollerato e marchia una persona come "utente problematico".
Tagishsimon ricorda la cattiva performance della Wikipedia italiana in tema di gender gap:
Uno sguardo veloce al divario di genere su it.wiki: solo il 16,48% delle biografie riguarda le donne. Settima tra le dieci wikipedie più grandi, nella metà inferiore tra tutte le wiki. Più o meno dove en.wiki si trovava 6 anni e mezzo fa. Non va affatto bene.
Quindi c'è una presentazione delle regole sulle PdC nella Wikipedia inglese, che ometto, e una conclusione:
[Sulla Wikipedia inglese] informare i progetti di una PdC è incoraggiato. Avvisare un esperto della materia, pubblicamente nella PdC, sarebbe visto come una buona cosa [...] Non c'è dubbio, la Wikipedia inglese fa tutto il possibile per rendere le PdC il più note possibile e qualsiasi wikiprogetto è libero di organizzarsi per tenere gli occhi puntati su ciò che vuole. Perché i wikiprogetti sono parte integrante della comunità di Wikipedia. E non ci dovrebbe essere bisogno di spiegare queste cose. Nessuno dovrebbe fare il guardiano (gatekeeper) delle PdC. Nessuno dovrebbe pensare che i wikiprogetti non facciano parte della comunità, che siano qualcosa di "altro", esterno, alieno, con una missione diversa o motivazioni recondite.
Tagishsimon passa alla discussione sulle notifiche, che ha dato origine alla seconda UP su Camelia:
Per come la capisco, il problema immediato è nato dalla richiesta di notificare a WikiDonne le PdC che riguardano voci su donne. La comunità di it.wiki ci ha riflettuto un po' e ha deciso: no, potete andarvene al diavolo con questo tipo di idee moderne. Il risultato della discussione sembra essere: questa donna è (o non è) rilevante come politica, quindi va bene notificare il progetto:Politica; questa donna non è rilevante in quanto donna, quindi cosa diavolo c'entra con voi di WikiDonne? Che, okay boomer, è davvero strano. Ma anche viene detto, e in modo esplicito, che WikiDonne non è realmente parte di it.wiki. È qualcosa di diverso. Non una vera parte della comunità – non un true Scotsman, per così dire – perché è legata a interessi esterni come, che so, il femminismo, la rappresentanza delle donne e chissà che altro. Perché dovremmo avvertire un gruppo del genere? Perché dovrebbero essere fatti loro? Viene detto, di nuovo in modo esplicito: WikiDonne (che noi supportiamo davvero, eh, onestamente, giurin giuretta) si occupa di donne enciclopediche e le donne nelle PdC per definizione non sono enciclopediche, quindi sono fuori dal campo di WikiDonne. Ora, è ovvio che se ti presentano un'argomentazione del genere probabilmente dirai qualcosa del tipo: "Qual è il problema con le notifiche a WikiDonne, pensi che le donne siano un gruppo isterico che voterà compatto per mantenere tutte le biografie di donne così, senza motivo!?!??!". Che, per essere chiari, è ciò che chiunque penserebbe. Ma sarebbe un errore dirlo. Un grosso errore. Ricordi la polizia degli atteggiamenti [tone police]? A loro davvero non piace questo tipo di atteggiamento arrogante e assolutamente non tollerano un comportamento da "utente problematico" del genere. Oh no.
Si impegna quindi in una interpretazione, che trovo convincente, della seconda UP su Camelia:
No. Se fai una cosa del genere, verrai trascinato di nuovo nel processo da "utente problematico", che parte dal presupposto che tu sia un utente problematico, che il problema sei tu e che devi scendere a compromessi con la comunità o sarai cacciato. E se durante quel procedimento dici: beh, forse sono parte del problema, ma forse lo siete anche voi – ahi, errore grave numero due. Opporsi all'idea che tu sia l'unico problema è di per sé prova del fatto che tu sia un problema e quindi ulteriore motivo della tua espulsione.
Ora, sulla Wikipedia inglese quando qualcuno viene sottoposto a un procedimento disciplinare, l'unica cosa su cui si può fare affidamento di solito sono i diff – indirizzi URL che conducono alle infrazioni che il trasgressore avrebbe commesso. E se stai cercando di far bloccare qualcuno, è meglio che siano molto convincenti. Sulla Wikipedia italiana a quanto pare le cose non funzionano così, e certamente i diff non devono essere convincenti.
Ecco il curriculum criminale per il procedimento "utente problematico" numero due, tramite Google Traduttore [screenshot della traduzione della segnalazione di Gianfranco]. "Dopo qualche ora, preso atto dell'irredimibilità della posizione ormai antagonistica, l'utente viene bloccata per attacchi personali". Eh già, giusto. Ecco il tono generale: è una strega, non che mi dia fastidio, domattina giocherò comunque a golf o a tennis, forse dovremmo bloccarla di più, forse se si scusa abbastanza possiamo essere gentili e farla tornare [screenshot della traduzione di tre commenti di avgas, Kirk e Actor]. Proposta di "blocco a infinito" per essere giunta alla conclusione del tutto ragionevole che l'esclusione di WikiDonne dalle notifiche delle PdC dipende dalla convinzione che le donne si sosterranno a vicenda indipendentemente dalle regole di rilevanza enciclopedica [screenshot della traduzione del commento di Phyrexian]. Donne, eh, non ci si può vivere assieme, ma non si possono neanche fucilare: "l'eterno complesso di vittima, il bisogno di sentirsi indesiderata per dare un senso alle sue scelte e alle sue azioni" [screenshot del commento di Pequod, sopra riportato, a WiR]. Però mi raccomando, non descriverlo come sessismo, perché anche questo sarebbe motivo di blocco. "Abbiamo donne felici" © un uomo [altro screenshot dello stesso commento di Pequod]. Non è male neanche questo tizio scandalizzato perché l'utente, bloccata su it.wiki, ha osato continuare a lavorare su Meta invece di mettersi in punizione dietro la lavagna come avrebbe dovuto fare. "Questa comunità ti ha detto di fermarti e tu ha continuato altrove" [screenshot della traduzione del commento di Civvì].Quindi, se ho capito bene il risultato è che l'utente, una colonna di WikiDonne, ora ha lasciato it.wiki perché le altre opzioni disponibili erano 1) scusarsi profusamente e accettare che va bene che WikiDonne non riceva le notifiche delle PdC, oppure 2) ti bloccheremo a infinito perché insisti a credere che WikiDonne debba ricevere le notifiche delle PdC e/o credi che stiamo isolando WikiDonne negandogliele, quando in realtà amiamo tantissimo quel progetto – semplicemente, non vogliamo vederlo nelle PdC.
Vale davvero la pena di dare un'occhiata alla seconda UP su Camelia linkata qui sotto [tweet a Wikimedia Italia con link]. Non credo di ricordare di aver letto qualcosa di così autoindulgente ed egoista [complacent and self-serving] da molto tempo.
Bel posticino che avete lì, it.wiki. Non mi piacerebbe visitarlo.
13.5 (Segue) "La vostra normale normalità". Secondo round a WiR
Come dicevo, nella notte tra il 18 e il 19 gennaio a WiR arriva la replica di Pequod.
Anzitutto, Pequod si sforza di spiegare la costruzione italiana del "progetto tematico": una nozione così idiosincratica che evita persino di tradurla. Non si dilunga nella spiegazione dell'inesplicabile – per quale ragione le donne e le questioni femminili e di genere non sono un'area tematica – ma lo espone chiaramente. Le frasi in corsivo sono i commenti degli utenti di WiR a cui Pequod risponde:
"WiR dedica una notevole quantità di tempo a salvare le voci dalle procedure di cancellazione". Questo è esattamente ciò che non vogliamo avere, un progetto impegnato a intervenire nelle PdC su una sciatrice o pittrice o architetta o qualsiasi altra figura solo perché donna. Perché "donna" non è un argomento, né un tema, e i progetti tematici riguardano "argomenti" (temi, argomenti), come lo sci, la pittura, l'architettura.
Pequod ripete il punto fondamentale del credo "neutralista":
WikiDonne non è un progetto tematico: non vogliamo nessun Progetto:Donne perché per noi l'enciclopedicità non si basa sul genere. Nessuno è degno di nota solo per essere donna o uomo. Essere donna o uomo non è un'attività.
Inoltre Pequod accenna al fatto che il progetto WikiDonne è visto come portatore di un POV non integrabile nella nozione italowikipediana della neutralità (neutralità come deontologia: dovere del wikipediano di essere distaccato, super partes, accantonando il proprio POV): non si risolverebbe il problema del bias maschile "con una sorta di progetto-ghetto" portatore di un "potenziale pregiudizio opposto". Ma soprattutto affronta la questione dell'inclusionismo/cancellazionismo con un'affermazione che, immagino, agli utenti di WiR deve esser sembrata sorprendente:
WikiDonne non ha ragione di intervenire nelle PdC. Forse non è così su en.wiki, ma su it.wiki generalmente pensiamo che se vuoi davvero trattare un argomento, ti tieni lontano dall'area delle PdC e ti concentri su contenuti indubbiamente enciclopedici. Inoltre, le decisioni sulle PdC sono spesso arbitrarie. L'area delle PdC è fatta di voci che potrebbero far parte o meno dell'enciclopedia senza che ciò influenzi la massa di contenuti davvero desiderabili. Le PdC non servono a "salvare le voci": a volte la cancellazione è la salvezza. A volte salvi le voci, altre volte salvi Wikipedia da voci che non deve ospitare.
Il che suona un po' come: le decisioni sulle PdC sono arbitrarie e irrilevanti, perciò le dobbiamo prendere noi, senza il contributo di WikiDonne, che deve tenersene alla larga. Perché? Forse perché, come dice Camelia, le donne sono ritenute delle isteriche incapaci di prendere decisioni razionali, e comunque le PdC non sono affar loro?
Pequod conclude con il contrario di una captatio benevolentiae: un intervento risentito per il fatto che gli utenti di WiR sono stati così candidi nell'esporre (peraltro in modo civile e argomentato) le loro critiche nei commenti precedenti, offeso soprattutto per i tweet di Tagishsimon ("profusione di tweet molto tossici [...] mi ha preso in giro su Twitter perché ho detto che ci sono donne felici tra noi su it.wiki").
Devo dire che trovo piuttosto spiacevole che siate tutti giunti a conclusioni affrettate. Non credo che Tagishsimon volesse davvero ottenere da me e da Actor una migliore comprensione della situazione [...] Ho investito del tempo per spiegarvi nel modo più onesto possibile cos'è successo. Dimostrate uno strano desiderio di giudicare ciò che non potete capire [...]. Un giorno vi capita di passare un paio d'ore a leggere qualcosa che una comunità ha attraversato negli anni, ha vissuto [...] noi abbiamo attraversato qualcosa, l'abbiamo sentita sulla nostra pelle, non l'abbiamo letta davanti a una tazza di tè, abbiamo stabilito un consenso e preso delle decisioni. Tagishsimon ha capito tutto quanto in un pomeriggio di pioggia meglio di quanto abbia fatto la comunità italiana in anni e anni.
A un commento stizzito di Actormusicus segue un intervento "sovranista" di Friniate. Dopo aver accampato presunte difficoltà tecnico-informatiche al riconoscimento delle donne come area tematica (certi template supportano al massimo due argomenti) e aver sostenuto che sulla Wikipedia italiana la percentuale di sopravvivenza delle biografie femminili in PdC è superiore a quella delle biografie maschili (un'affermazione che commenterò più avanti), Friniate impugna la bandiera dell'orgoglio nazionale:
è difficile capire perché mai en.wiki dovrebbe intromettersi negli affari interni di it.wiki senza nemmeno essere in grado di capire la lingua.
Se pensate che la questione della categorizzazione del lavoro sporco su it.wikipedia abbia la stessa importanza degli amministratori manovrati dal governo saudita e iraniano, beh sentitevi liberi di portare la questione su Meta
Arriva quindi un lungo commento di Tagishsimon, che esprime perfettamente la mia opinione sulla vicenda di Camelia – è anzi un po' deprimente, dopo aver trascorso tanto tempo su questa storia, rilevare che altri sono arrivati alle mie stesse conclusioni dopo avervi dedicato, secondo Pequod, poche ore "davanti a una tazza di tè". Un commento che merita di essere letto con attenzione:
Bene, grazie di tutto, @Pequod76. Vedo che stai facendo uno sforzo sincero per spiegare cosa sta succedendo su it.wiki. Temo tuttavia che dovremo concordare sul fatto di non essere d'accordo su che cosa sia più tossico: il mio sarcasmo qui e su Twitter, oppure la comunità di it.wiki che costringe Camelia a lasciare it.wiki a causa delle sue idee sbagliate. La prima cosa comporta un po' di fastidio per te, ma può essere facilmente ignorata nel modo che hai fatto sopra. L'altra sembra più seria e duratura, sia per la persona coinvolta, sia per la presenza delle donne su it.wiki. [...]
Da tempo sono dell'idea che le culture siano per la maggior parte invisibili alle persone che vi vivono dentro. È per questo che gli antropologi e i sociologi hanno un mestiere. Credo che per voi la cultura di it.wiki sia invisibile: è la vostra normale normalità [normal normal] e quindi la trovate assolutamente ragionevole e priva di peculiarità. Permettetemi di assicurarti che, vista dall’esterno, sembra del tutto irragionevole e corrisponde bene a cose a cui probabilmente obietteresti: stalinista, cupa, una caccia alle streghe, maschilista, autoindulgente, egoista, etc. Non uso nessuno di questi aggettivi e similitudini con leggerezza, senza un'attenta riflessione; intendo ciascuna di queste parole e le difendo tutte, nessuna esclusa.
La dinamica fondamentale che osservo è questa. Nella vostra saggezza, avete deciso che l'ambito "donne" non meritasse di essere incluso tra quelli destinatari delle notifiche delle PdC. E poi avete interpretato come attacchi personali le considerazioni del tutto ragionevoli conseguenti a tale scelta: che WikiDonne non fa parte della comunità di it.wiki e che l'esclusione delle notifiche riflette una mentalità maschilista. Una volta stabilito ciò, avete detto chiaramente che, a meno che l'autrice di tali considerazioni non le avesse ritrattate, sarebbe stata espulsa da it.wiki.
Quindi un punto su cui dissentiamo è che io non ritengo che le considerazioni di Camelia siano un attacco personale. Questa è stata una delle cose che ho trovato più sconcertanti quando ho iniziato a leggere le discussioni: dov'è la pistola fumante? Nella discussione che ho letto, Camelia è presentata e giudicata come utente problematica e mi ci sono volute diverse letture prima di capire che quelle che a me sembravano affermazioni del tutto normali, in cui Camelia esprimeva le proprie opinioni, erano state considerate alto tradimento.
Per riprendere un paio di cose dal tuo commento qui sopra: "Questo è esattamente ciò che non vogliamo avere, un progetto impegnato a intervenire nelle PdC su una sciatrice o pittrice o architetta o qualsiasi altra figura solo perché donna". Come ho chiarito nel thread su Twitter, e credo sia stato menzionato prima, questo mi sembra molto controproducente se si assume la buona fede degli utenti che intervegono nelle PdC cercando di argomentare l'enciclopedicità di soggetti che a loro paiono enciclopedici, nel migliore dei casi impegnandosi anche nella correzione dei difetti della voce. Voi non volete questo tipo di intervento. È sconcertante: perché mai non lo volete? Parlo qui dopo anni di osservazione degli interventi di WiR nelle PdC su en.wiki. La wikipedia italiana ha uno dei peggiori divari di genere tra le grandi wikipedie, punto e basta. Siete nel punto in cui en.wiki si trovava cinque o sei anni fa. So quanto si è lavorato duramente qui a WiR per affrontare questo divario. Le vostre dichiarazioni di sostegno a WikiDonne, mentre frapponete ostacoli al loro lavoro, non sono ciò che serve a migliorare la presenza delle donne su it.wiki. E inoltre, ostacolando l'intervento di WikiDonne delegittimate espressamente l'idea che ci sia un problema su it.wiki per quanto riguarda l'ambito delle donne – "Questo è esattamente ciò che non vogliamo avere" – quando tutte le evidenze suggeriscono il contrario [...].
Vi siete riservati il potere di gatekeeping delle notifiche delle PdC. Avete stabilito, in base ai tuoi commenti precedenti, che in realtà non c'è un problema di divario di genere da affrontare perché "per noi l'enciclopedicità non si basa sul genere. Nessuno è degno di nota solo per essere donna o uomo. Essere donna o uomo non è un'attività", come se una cosa del genere avesse senso. E avete anche ottenuto qualcosa che probabilmente non volevate, cioè che persone come me vi criticassero senza mezzi termini per quella che sembra essere una situazione assolutamente delirante e marcia. Il mio tempo è limitato e vorrei fare altre cose invece di occuparmi di questa faccenda triste e in parte è per questa ragione che cerco di essere il più sarcastico, tagliente e offensivo possibile [snark, trenchent and offensive]: per tentare di farvi capire che c'è qualcosa di molto sbagliato nella vostra wikipedia.
Ora puoi forse prenderti il tempo di chiederti se alcune delle cose che ho detto sono fondate, oppure puoi liquidarmi come un dilettante bevitore di tè che, per nessuna ragione, ha deciso di passare ore a criticare la vostra wikipedia.
Pequod risponde insistendo che Camelia non è stata cacciata ("Nessuno l'ha costretta ad andarsene") e accusando Tagishsimon di "insultare gli altri volontari". Tagishsimon non riuscirebbe ad assumere la buona fede degli utenti della Wikipedia italiana, esasperati dal "long-term disrupting behaviour" di Camelia. Il convincimento espresso da Camelia che ci sia sfiducia verso il contributo di WikiDonne nelle PdC è, secondo Pequod, "una ipotesi puramente accademica". La mancanza di una "pistola fumante" (un diff che dimostri un suo comportamento problematico) dipende dal fatto che la discussione sulle notifiche giunge al termine di un conflitto prolungato nel tempo, che Pequod documenta con un link al commento di Civvì nella discussione sul grant a WikiDonne nel 2017 e con un link alla discussione sul tweet del 2016. Pequod insiste sul fatto che la notifica delle PdC sarebbe inutile perché non c'è uno specifico expertise di WikiDonne sulle donne e le questioni femminili, e perché, in modo più radicale, occuparsi delle donne in quanto donne sarebbe fare del sessismo:
l'unico filo che unisce una sciatrice, una chirurga e una architetta è che sono donne e questo mi suona come sessismo. Non combatti il sessismo con più sessismo.
Infine, dopo essersi lamentato dei commenti tossici, volutamente sarcastici e offensivi di Tagishsimon, Pequod invoca l'intervento di un admin contro l'interlocutore: "Qualcuno dovrebbe fare qualcosa". Nessuno risponde alla sua chiamata.
Replica invece Silverseren:
Quindi, quello che dalle risposte sto capendo di it.wiki è che la comunità italiana è estremamente sessista ma non se ne rende conto. Inoltre, sembra che ci sia una serie di altre questioni su come si fa un'enciclopedia e qual è lo scopo dei vari processi.
Al che anche Pequod smette di presumere la buona fede:
Oh, certo, è così facile dirlo! Possiamo dirlo e ripeterlo senza preoccuparci minimamente. Ma questo era chiaro fin dall'inizio ed eravamo qui solo per rafforzare l'ipotesi iniziale: abbiamo un'intera comunità che è sessista, anzi, "estremamente sessista".
Interviene JoelleJay, che prende posizione a favore degli utenti italiani. Il suo commento, però, inizia con un errore di fatto, che suona un po' buffo visto che JoelleJay apprezza il "tentativo sincero e misurato di spiegare le ragioni amministrative per non notificare WikiDonne":
solo due "progetti tematici" possono essere inclusi nel template di notifica, e it.wiki ritiene molto ragionevolmente che le biografie dei politici rientrino nei progetti "biografie" e "politica" più che nell'ipotetico progetto "femminismo" se il politico non è noto per l'attivismo di genere.
In realtà, le notifiche ai progetti tematici sulla Wikipedia italiana vengono fatte manualmente. La questione tecnica sollevata da Friniate, che aveva menzionato il fatto che il template delle cancellazioni può includere solo due argomenti al massimo, nel contesto della discussione a WiR è un po' fuorviante, perché ha un impatto sulla categorizzazione delle PdC e delle altre operazioni di manutenzione (il c.d. "lavoro sporco"), ma non incide affatto sulla possibilità che un utente volenteroso notifichi una PdC a WikiDonne.
Comunque, JoelleJay aderisce anche alle tesi più sostanziali esposte da Pequod: la scelta di non categorizzare in base al genere può essere difesa anche su basi femministe, se la "genderizzazione" è vista come "un residuo dannoso dell'oppressione patriarcale". Inoltre l'abbassamento degli standard di enciclopedicità motivato dall'intento di salvare dalla cancellazione le biografie di donne potrebbe implicare l'inclusione di un numero ancora maggiore di biografie maschili, così aumentando il divario di genere nell'enciclopedia. In modo caritatevole anche se sbagliato in punto di fatto, JoelleJay attribuisce questa considerazione a Pequod e agli utenti italiani:
Almeno questa è la mia interpretazione della loro argomentazione.
A questo punto intervengono due ricercatori catalani (una professoressa di informatica dell'Università di Barcellona e un dottorando dell'Università aperta della Catalogna) che riportano i risultati di un loro studio. Sviluppando l'argomento già formulato da Silverseren, affermano che nelle PdC della Wikipedia inglese le biografie maschili hanno bisogno in media di 6,3 voti per "salvarsi", le biografie femminili di 9,7 voti. Perciò ritengono che sia doveroso "rendere note le PdC ai gruppi interessati alla parità dei contenuti relativi alle identità di genere (ad esempio, WikiDonne)".
Dopo questo commento, Friniate e SusanW si impegnano in uno scambio serio e collaborativo su alcune questioni del gender gap su Wikipedia. Ma la conversazione purtroppo decade quando il tema torna ad essere Camelia. Friniate afferma di essersi sentito offeso quando Camelia lo ha accusato di essere "sessista" nella discussione sulle notifiche. Cosa che però non era successa: il "commento conclusivo" di Camelia non era certo rivolto a Friniate, che non era contrario alla notifica manuale delle PdC a WikiDonne. Ma soprattutto Friniate sbaglia quando riporta le calunnie, le maldicenze senza fondamento, il chiacchiericcio malevolo e ingiustificato che hanno provocato l'espulsione di Camelia. Lo fa, è vero, ammettendo di non avere una conoscenza diretta di ciò di cui parla, ma comunque riporta accuse false senza suffragarle con alcun diff, perché un diff che le suffraghi non esiste:
La procedura di "utente problematico" è stata aperta perché (almeno da quello che ho capito, non ero coinvolto negli episodi precedenti) si erano già verificati molti casi in cui si era comportata in quel modo [...] Ci sono problemi di squilibrio di genere su it.wiki. Ma dire "siete tutti sessisti, il progetto è una merda" e cose del genere non aiuta affatto. Al contrario, provoca una reazione di difesa del progetto e della comunità contro una (tentata) shitstorm.
La discussione è quasi finita. C'è solo un ultimo, sgradevole fuori programma: Superspritz. Interviene sul tema del divario di genere nelle PdC per condividere i risultati di quella ricerca homemade che giustificherebbe l'opinione di Friniate secondo cui sulla Wikipedia italiana la percentuale di sopravvivenza delle biografie femminili in PdC è superiore a quella delle biografie maschili. Scrive Superspritz:
Per chiarire la situazione ed eliminare affermazioni spiacevoli sul presunto "sessismo" su it.wiki, ecco i dati relativi alle PdC sulle biografie nel 2022:
Numero totale di PdC relative a biografie: 949. Biografie maschili = 769 (81%); biografie femminili = 180 (19%).
PdC respinte (biografie mantenute) rispetto al totale per genere: uomini: 120 (15,6%); donne: 43 (24%).I numeri parlano da soli. Dimostrano chiaramente che tutte le affermazioni sul "sessismo di it.wiki nel cancellare biografie di donne" sono assolutamente prive di fondamento. Accettiamo critiche, ma non possiamo tollerare insinuazioni gravi o, peggio ancora, accuse pesanti basate su una percezione chiaramente distorta, se non su una vera e propria disinformazione, riguardo al funzionamento di it.wiki [...] In conclusione, verificare le fonti e i fatti è un approccio fondamentale su Wikipedia: attenetevi a questo principio prima di puntare il dito contro altri progetti che, evidentemente, non conoscete affatto nel loro funzionamento reale.
Purtroppo questi numeri non dimostrano le conclusioni che Superspritz e gli altri utenti italiani ne hanno ricavato. Lo spiega David Eppstein (l'admin e professore di informatica che abbiamo incontrato in conversazione con Pequod all'inizio di questo racconto):
A mio avviso, i numeri che citi mostrano chiaramente che le donne vengono portate in PdC a un tasso più elevato (rispetto alla loro quota del totale degli articoli) e con un tasso più elevato di PdC pretestuose (concluse con il mantenimento). Ci sono molte possibili spiegazioni per questi numeri; non provano il sessismo ma di certo non sono una prova contro il sessismo, come sembra che tu voglia farci credere.
Superspritz non si sofferma a riflettere su quanto gli è stato spiegato e replica così:
David Eppstein, in base a quale matematica il 18% sarebbe un tasso più alto dell'82%? Puoi mostrarmi i "tuoi" dati a sostegno di questa tua strana teoria? Suvvia, questo è completamente fuori dalla realtà. Se non sei in grado di argoentare le tue tesi, non cercare di ribaltare le cose solo perché dimostrano che hai torto e non sai come uscire dal vicolo cieco.
JoelleJay, che aveva difeso gli utenti italiani, gli spiega l'ovvio:
@Superspritz. Penso che David stia dicendo che la percentuale di biografie femminili portate in PdC (19%) è più alta della percentuale totale di biografie femminili (una percentuale inferiore al 19%), il che suggerisce una maggiore incidenza delle richieste di cancellazione.
In effetti, sulla Wikipedia italiana la percentuale di biografie femminili è del 17%, una percentuale che la colloca al quartultimo posto tra le dieci più grandi wikipedie (sulla Wikipedia spagnola sono il 23,5%, su quella inglese 20%). Il fatto che il 19% delle PdC riguardino le biografie femminili non è un dato da sventolare con orgoglio. E il fatto che le biografie di donne si salvino più frequentemente nelle PdC dimostra che gli utenti nelle PdC guardano con favore alle biografie femminili (forse anche grazie al contributo degli utenti di WikiDonne?) tanto quanto dimostra che le biografie femminili vengono sottoposte più spesso di quelle maschili a PdC prive di fondamento, destinate a fallire.
Tagishsimon aveva detto che la Wikipedia italiana, vista attraverso le lenti della vicenda di Camelia, è "autoindulgente ed egoista". Sullo sfondo di questi ultimi scambi, Actormusicus chiede ad Eppstein, che non risponde:
Mi scusi, dato che lei parla di prove, su che cosa si basano le sue accuse [link a Onere della prova] di sessismo?
(prosegue nalla parte sedicesima)
menomale che si scope gli altarini di questi fetenti. Il pericolo per wikidonne sta tra il dei utenti corrotti come le ripicche tra admin e i monoscopo, con i primi che va con Civvio e i suoi vittimismi di 1° grado in urto contro tutto il mondo, che vergogna
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