Artemisia Gentileschi, Camelia e i vecchioni (1610) |
12. La seconda UP
La seconda UP su Camelia consiste di più di 15.000 parole, quasi 100 kB di testo scritti in due giorni tra l'11 e il 13 gennaio 2023: la comunità discute di Camelia in modo parossistico, febbrile. Per chi non volesse affrontare la lettura integrale di quel documento – tempo medio stimato dall'IA, circa un'ora – propongo una selezione e sintesi dei commenti più salienti, integrata dalle mie osservazioni.
Anzitutto, l'apertura di Gianfranco. Dopo una breve premessa, Gianfranco espone "i fatti", di cui il primo è semplicemente falso:
da qualche tempo circolava in it.wiki una strana usanza di recente introduzione: coinvolgere il Progetto WikiDonne in ogni PdC avente ad oggetto voci su donne, come se fosse un progetto tematico.
Chiunque può verificare che la "strana usanza" di notificare WikiDonne non era di recente introduzione. Nata assieme a WikiDonne (la prima notifica è del 20 novembre 2016 e riguarda la traumatica cancellazione di Pregiudizi di genere su Wikipedia), la prassi delle notifiche si era consolidata nel 2018: dal 1° gennaio al 23 settembre 2018 erano state segnalate sessantotto PdC, dal 24 settembre 2018 al 13 ottobre 2019 centoquattro, dal 14 ottobre 2019 al 14 ottobre 2020 quarantatré, dal 15 ottobre 2020 al 1° luglio 2021 trentotto, e dal 23 maggio 2021 al 24 dicembre 2022 sessantuno. Paradossalmente, nemmeno la discussione sulle notifiche aperta da Patafisik e la seconda UP su Camelia riusciranno a far cessare questa prassi che, dopo una breve interruzione, prosegue ancora oggi grazie ad alcuni utenti non registrati, Patafisk e gli admin Valepert e Cosma Seini.
Consolidata o recente che sia, non c'è dubbio che la comunità possa mettere in questione e respingere la prassi delle notifiche a WikiDonne, ma il riassunto della discussione sul tema fatto da Gianfranco nei suoi rimanenti "fatti" è quantomeno tendenzioso. Secondo Gianfranco, la discussione sarebbe stata uno scambio di "pareri franchi ma corretti", "sempre restando nel merito e nella correttezza", sino a quando non si è unita Camelia in modo "scomposto", con "una serie di stizzosi interventi". Di quegli interventi Gianfranco ne riporta tre che a me paiono del tutto inoffensivi:
Non ho capito, ora chiediamo anche perdono di esistere in quanto progetto e rinforziamo il pregiudizio che chi fa parte di WikiDonne è meno wikipediana/o?
Non volevo che Patafisik facesse questa richiesta, perché sapevo come sarebbe andata a finire
il progetto WikiDonne [...] (per qualcuno) sarà sempre un outsider in itwiki
Quest'ultimo è una citazione quasi testuale del commento di Pequod: "un progetto esterno ospitato dal dominio".
Curiosamente Gianfranco omette il commento sulle "donne [che] diventano isteriche se si cancella una voce di donna", che aveva provocato le reazioni più veementi: che lo ritenga già sufficientemente sanzionato dal blocco di una settimana applicato da Hypergio?
Per assicurarsi che la discussione sia serena e corretta, Gianfranco invita Camelia "a voler apprezzare che si è atteso che lei fosse in condizione di esprimersi": il collettivo innominato per conto del quale Gianfranco parla ("si è atteso") ha generosamente deciso di aspettare la fine del blocco di Camelia anziché procedere con un giudizio in absentia. Tuttavia, "questo non significa che possa esprimersi come le passa per la mente": diversamente da come si comporta di solito, Camelia dovrà essere educata e rispettosa con tutti. La questione di cui si deve discutere è
se si debba proseguire in questo stillicidio di accuse e recriminazioni che tutte le qualità possono avere, meno che il fondamento.
Personalmente non sono ottimista.
Infine Gianfranco invita gli utenti a non parlare del progetto WikiDonne, né della persona di Camelia, ma solo dell'utenza, che viene descritta così:
ha una lunga carriera di frasi improprie e disturbanti, racchiuse in una contribuzione che è praticamente monoscopo, chiusa alla discussione su argomenti di cui ella sola pare possa rivelare gli arcani dogmi, indifferente (i fatti dicono) anche a misure severe come un blocco di tre mesi
"I fatti dicono"? Ma i "fatti" non dicono proprio niente, soprattutto se vengono stravolti in questo modo. Camelia non è un'utenza monoscopo secondo qualsiasi definizione ragionevole del termine. Partecipa alle discussioni comunitarie su vari temi (ad es., sull'elezione del Board of Trustees nell'agosto 2022, sul funzionamento del namespace Bozza nel maggio 2022), interviene anche nelle PdC che non riguardano donne (ad es., Cefriel nel gennaio 2022, Mario Venezia nel settembre 2021), organizza webinar su argomenti come "La sorte degli omosessuali ariani del Terzo Reich" (maggio 2022) e "Dai 'discorsi di Posen' di Heinrich Himmler ai 'Giusti tra le nazioni' di Moshe Bejski" (marzo 2022); traducendole dalla Wikipedia inglese, Camelia crea numerose di voci su soggetti estranei all'area tematica di WikiDonne, dai teatri (ad es., Teatro dei Celestini, Teatro del Ginnasio), ai musei (ad es., Fashion Institute of Technology, Centro nazionale per costumi di scena, Prigione di via Łącki, Museo storico "Mykola Fedorovyč Sumcov" di Charkiv, Tokyo Metropolitan Teien Art Museum, Museo prefetturale d'arte di Yamaguchi), località (Castello di Radomyšl', Promontorio Cape Stolbchaty), discipline (Paleoneurobiologia), eventi (Giornata internazionale dei rom, sinti e camminanti, Campionati mondiali di sci alpino paralimpico, XXV Conferenza delle Parti dell'UNFCCC) e incidenti (Alluvione della Senna del 1910, Naufragio del motoveliero Trebbo), compresa la gestione della Pandemia da COVID-19 in ventidue paesi (come Argentina, Cuba, Nigeria, ecc.). Si tratta, insomma, di un'utente interessata a costruire l'enciclopedia a 360 gradi, utile e produttiva, il cui contributo alla crescita di Wikipedia è destinato ad essere negato (da Gianfranco), denigrato (da Kirk, Phyrexian, Pequod) o ritenuto irrilevante rispetto alla questione comportamentale di cui si deve discutere (da Civvì).
Segue il commento di Actormusicus, che chiede "pubbliche scuse" per gli attacchi personali di Camelia, di cui la frase sulle donne isteriche sarebbe "l'espressione più violenta". Avgas fatica a vedere veri e propri attacchi personali in quelli che secondo lui sarebbero solo "capriccetti a stampo vittimistico che minano lo spirito collaborativo", e si "spaventa molto di più" perché Camelia ha ricordato che la Wikipedia italiana è un progetto "ospitato da altri", che deve conformarsi a regole e prassi del "movimento Wikimedia", regole e prassi di cui l'eccezionalismo italiano sovranamente se ne frega: "Se la confusione è a questo livello, ho paura che delle scuse ce ne facciamo ben poco". Anche Kirk, come Gianfranco, si lamenta di non essere "affatto ottimista" e senza fornire alcuna prova menziona presunte voci "tradotte automaticamente" – le traduzioni di Camelia sono di buona qualità, sebbene le sua prosa non raggiunga quegli standard di eccellenza cui Kirk notoriamente si attiene...
ha una lunga carriera di frasi improprie e disturbanti, racchiuse in una contribuzione che è praticamente monoscopo, chiusa alla discussione su argomenti di cui ella sola pare possa rivelare gli arcani dogmi, indifferente (i fatti dicono) anche a misure severe come un blocco di tre mesi
"I fatti dicono"? Ma i "fatti" non dicono proprio niente, soprattutto se vengono stravolti in questo modo. Camelia non è un'utenza monoscopo secondo qualsiasi definizione ragionevole del termine. Partecipa alle discussioni comunitarie su vari temi (ad es., sull'elezione del Board of Trustees nell'agosto 2022, sul funzionamento del namespace Bozza nel maggio 2022), interviene anche nelle PdC che non riguardano donne (ad es., Cefriel nel gennaio 2022, Mario Venezia nel settembre 2021), organizza webinar su argomenti come "La sorte degli omosessuali ariani del Terzo Reich" (maggio 2022) e "Dai 'discorsi di Posen' di Heinrich Himmler ai 'Giusti tra le nazioni' di Moshe Bejski" (marzo 2022); traducendole dalla Wikipedia inglese, Camelia crea numerose di voci su soggetti estranei all'area tematica di WikiDonne, dai teatri (ad es., Teatro dei Celestini, Teatro del Ginnasio), ai musei (ad es., Fashion Institute of Technology, Centro nazionale per costumi di scena, Prigione di via Łącki, Museo storico "Mykola Fedorovyč Sumcov" di Charkiv, Tokyo Metropolitan Teien Art Museum, Museo prefetturale d'arte di Yamaguchi), località (Castello di Radomyšl', Promontorio Cape Stolbchaty), discipline (Paleoneurobiologia), eventi (Giornata internazionale dei rom, sinti e camminanti, Campionati mondiali di sci alpino paralimpico, XXV Conferenza delle Parti dell'UNFCCC) e incidenti (Alluvione della Senna del 1910, Naufragio del motoveliero Trebbo), compresa la gestione della Pandemia da COVID-19 in ventidue paesi (come Argentina, Cuba, Nigeria, ecc.). Si tratta, insomma, di un'utente interessata a costruire l'enciclopedia a 360 gradi, utile e produttiva, il cui contributo alla crescita di Wikipedia è destinato ad essere negato (da Gianfranco), denigrato (da Kirk, Phyrexian, Pequod) o ritenuto irrilevante rispetto alla questione comportamentale di cui si deve discutere (da Civvì).
Segue il commento di Actormusicus, che chiede "pubbliche scuse" per gli attacchi personali di Camelia, di cui la frase sulle donne isteriche sarebbe "l'espressione più violenta". Avgas fatica a vedere veri e propri attacchi personali in quelli che secondo lui sarebbero solo "capriccetti a stampo vittimistico che minano lo spirito collaborativo", e si "spaventa molto di più" perché Camelia ha ricordato che la Wikipedia italiana è un progetto "ospitato da altri", che deve conformarsi a regole e prassi del "movimento Wikimedia", regole e prassi di cui l'eccezionalismo italiano sovranamente se ne frega: "Se la confusione è a questo livello, ho paura che delle scuse ce ne facciamo ben poco". Anche Kirk, come Gianfranco, si lamenta di non essere "affatto ottimista" e senza fornire alcuna prova menziona presunte voci "tradotte automaticamente" – le traduzioni di Camelia sono di buona qualità, sebbene le sua prosa non raggiunga quegli standard di eccellenza cui Kirk notoriamente si attiene...
Un lungo commento di Phyrexian (il suo proverbiale, perché ricorrente, "pippotto") è sgradevole eppure ridicolo. Dopo aver premesso che l'unica ragione per cui non ha subito sanzionato Camelia con un "blocco misurato in mesi" dopo l'uscita sulle donne isteriche è che si reputava personalmente coinvolto essendo già intervenuto nella discussione (scrupolo che purtroppo gli era mancato pochi mesi prima, quando aveva bloccato Demiurgo per un commento inoffensivo in una discussione nella quale era più che coinvolto), Phyrexian si associa alla richiesta di scuse avanzata da Actormusicus: "Camelia è in debito di scuse, senza le quali, mai arrivate nemmeno in passato, mi riesce veramente difficile capire a cosa ci serva un utenza del genere". Quindi si impegna in una interpretazione creativa del commento di Camelia, tutta da leggere:Ovverosia, Camelia scrive: "finalmente siete venuti allo scoperto, la verità è che voi (gli intervenuti in quella discussione) avversate WikiDonne per principio, perché siete dei maschilisti che pensano che le donne siano dei subumani incapaci di raziocinio, finalmente con questa discussione è chiaro a tutti". Bene, per me questo vale da solo un blocco infinito.
Camelia non aveva scritto nessuna della cose che Phyrexian le attribuisce tra virgolette: Phyrexian sta semplicemente inventando, rielaborando con estro, come in una improvvisazione jazzistica a partire dalla linea melodica "[secondo voi è] nella natura delle cose che le donne si sostengono a vicenda e diventano isteriche se si cancella una voce di donna". L'interpretazione di Camelia era di gran lunga meno creativa della parafrasi di Phyrexian, che prosegue insulti gratuiti e pesantissimi ancorché generalizzati con una costruzione della frase impersonale (ma nemmeno troppo), non possono essere tollerati
Non si capisce più se Phyrexian stia parlando di Camelia o degli "insulti gratuiti e pesantissimi" che si è appena rivolto da solo. È come se volesse dimostrare a Camelia e a tutti che non solo le donne ma anche gli uomini sono capaci di isteria – problemi di memoria e concentrazione, comportamenti teatrali e manipolatori, attacchi di panico, crisi convulsive – se solo qualcuno avanza il sospetto che le loro posizioni siano motivate da misoginia e sessismo.
Lo nota Postcrosser, rilevando l'assurdità di un commento che è
una identica estrapolazione, perchè come nessuno aveva parlato di isteria femminile, così lei in quella discussione non ha accusato nessuno di essere maschilista o di considerare le donne dei subumani.
Dopo aver ricordato che l'ostilità verso WikiDonne era palpabile in alcuni commenti nella discussione sulle notifiche, Postcrosser difende il contributo di Camelia contro l'accusa di essere una "utenza monoscopo":
se occuparsi di argomenti che spaziano da qualunque biografia di donna a tematiche di femminismo e delle minoranze è monoscopo, allora lo è anche l'attività di gran parte dei contributori dell'enciclopedia. Perchè allora anche chi si occupa quasi solo di sport, o di voci di astronomia, o di tematiche di guerra... è monoscopo
Phyrexian replica con un "No, mi spiace, ma non è così" e insiste che Camelia è un'utenza monoscopo ("è palesemente così, da sempre, e non c'è da scandalizzarsi"). Sbaglia Postcrosser ad accusarlo di aver compiuto una "identica estrapolazione" con la sua parafrasi di Camelia perché qui non si parla di lui: "questa pagina serve prima di tutto per dare a Camelia la possibilità di ritrattare quelle affermazioni, di convincere la comunità che non intendeva scrivere quello che invece ha scritto, di chiedere scusa".
Nel botta e risposta che ne segue, Actormusicus e Friniate intervengono in aiuto di Phyrexian, il primo con una sofistica distinzione tra "forma" e "sostanza" che è un modo inutilmente complicato per dire con cento parole che Phyrexian c'acchiappa e Camelia ha torto. Il secondo ricorda a Camelia che l'"aversion to conflict" (l'avversione al conflitto) è una delle cause della scarsa partecipazione delle donne a Wikipedia, sicché è "abbastanza ironico" che Camelia "porti avanti lo stesso modo di fare" che allontana la donne dall'enciclopedia. Per invogliarle a contribuire bisogna sempre annuire accondiscenti e graziose.
Rivolgendosi a Postcrosser, Civvì interviene con una variazione del quousque tandem, assumendo che Camelia sia solita fare attacchi personali. Non produce nemmeno un diff perché sulla Wikipedia italiana condividerli è pedante, chiederli è maleducato. Ma come sappiamo bene, che Camelia sia solita fare attacchi personali è una bugia sfacciata, cui Civvì forse sinceramente crede nell'allucinazione collettiva che si è prodotta, ma che non ha nessuna base nei sette e più anni di contribuzione attiva di Camelia.
Commentano più o meno sulla stessa linea anche gli admin valepert, Fresh Blood, Quinlan, Threecharlie e Gianfranco, ma quando interviene Kirk la discussione precipita ancora più in basso. A differenza di quanto dice Postcrosser, Camelia creerebbe voci di scarsa qualità, scaricando il lavoro di wikificazione (conformazione agli standard redazionali) sugli altri. Bontà sua, Kirk condivide il link a una voce che Camelia aveva appena pubblicato e che sarebbe impeccabile se non fosse che Camelia aveva collocato le note in una posizione sbagliata, non conforme al Manuale di stile: un banale errore che chiunque potrebbe correggere in 20 secondi, cosa che Kirk si era guardato dal fare. È un colpo basso che avvilisce chi lo infligge più che chi lo riceve: non sarebbe difficile trovare in pochi minuti errori ben più gravi nella storia contributiva di qualsiasi utente. Le voci di Camelia sono "stubbini mal scritti", "voci che non vede nessuno (prego, c'è il tool)", prosegue Kirk, sfidando l'assurdo: Kirk ha pubblicato dozzine di voci la cui media mensile di visite è dello zero virgola, da Hockey su prato ai XVII Giochi panamericani a TOI-700 b, c, d, e (quattro pianeti orbitanti attorno alla stella TOI-700). Questo è il livello delle sue critiche.
Il contributo di Argeste è più significativo. A suo dire, il problema non è la "frase sgradevole" sulle donne isteriche, ma la compatibilità di WikiDonne con Wikipedia, cioè "la serenità del clima che si respira attorno all'utenza, a quello che a torto ormai è ritenuto (ma in senso poco volterriano) "il suo orticello"". Argeste si avvicina al nocciolo della questione quando nota che
più utenti - me incluso - avvertono una certa apprensione quando sono chiamati ad agire su voci scaturite dalle iniziative coordinate da Camelia o ispirate alla sua missione in Wikipedia, perché temono di vedersi appioppate antipatiche etichette di misoginia, "patriarcato" (qualunque cosa significhi)
Questa apprensione degli utenti maschi è sicuramente reale e spiega molto, sebbene il loro timore di vedersi appioppate "antipatiche etichette" difficilmente comprensibili non sia basato sull'esperienza personale ma sul sentito dire, la paranoia e il senso di colpa.
Pequod usa strane metafore disgustose: "devo sapere quando l'ho fatta fuori dal vaso e metterci una toppa". Ma se uno ci mette una toppa dopo averla fatta fuori dal vaso, non ne ricava solo una toppa piena di piscio? Secondo Pequod gli attacchi personali "ad una intera platea" (gli attacchi personali senza persona) sono più gravi di quelli rivolti a singoli individui perché rivelano qualcosa di profondo sugli atteggiamenti di chi parla: "sottintend[ono] un certo senso di superiorità e infallibilità", dice Pequod, che dà a Camelia una lezione di umiltà. Tuttavia si dichiara contrario al blocco a infinito e non si associa alle richieste affinché Camelia "si cosparga il capo di cenere", forse percependole come più consone a una setta carismatica, un tribunale dell'Inquisizione o una sessione di lotta maoista, che a un progetto collaborativo come Wikipedia. Ma rispondendo a Beatrice, Pequod si avvicina all'attacco personale:
ti invito a chiederti quanto sia dialogica la segnalata. Io l'ho trovata sempre asserragliata, per lo più a sproposito
È la modalità tipica della Wikipedia italiana: non si parla di comportamenti degli utenti, non si condividono diff, ma ci si concentra sulla persona e i suoi atteggiamenti, le sensazioni che suscita, la diffidenza che ispira, la mancanza di spirito comunitario che la caratterizza.
Quindi Pequod avanza una richiesta apparentemente benevola, ma nei fatti impraticabile a meno di voler suicidare la propria utenza:
penso sia importante che Camelia [...] vuoti il sacco e spieghi perché ha maturato questa sfiducia irrimediabile.
Se Pequod è sinceramente interessato a conoscere le ragioni per cui Camelia ha poca fiducia negli admin della Wikipedia italiana, può ora leggersi questo dettagliato resoconto della vicenda che riguarda lei e WikiDonne. Se ha poco tempo, le discussioni sul blocco di Bologna e sul grant della WMF sono un buon inizio.
Ma il commento che fa più male è quello di Mastrocom, che dice di avere con Camelia "un serenissimo rapporto sia fuori che dentro wiki", eppure si unisce al coro delle critiche. Perché lo fa? Non si rende conto di quello che sta succedendo in quella UP e nella discussione sulle notifiche che l'ha preceduta? Proseguendo sulla linea di Pequod, anche Mastrocom si mette a parlare della persona ("i rilievi che le si fanno a livello caratteriale sono fondatissimi"), pur lasciando aperta la porta per una mediazione ("è intelligente e non penso sia totalmente irrecuperabile").
Arrivano anche commenti in difesa di Camelia. Oltre a Postcrosser, già menzionata, interviene Beatrice, che menziona la "lente di ingrandimento" sotto la quale si trovano tutti i partecipanti a WikiDonne e il "clima di diffidenza" che circonda il progetto. E interviene Blackcat, che ricorda che Camelia ci mette la faccia, non edita da anonima, e dà un contributo importante all'enciclopedia, "sia in termini di ingressi di nuove contributrici, istruzione alla produzione di nuove voci, redazione di voci [...] fontate secondo crismi e linee guida". Beatrice viene attaccata da Kirk ("non ho nessun dubbio che arrivavi tu [...] adesso ti prevedo anche chi arriverà :-D"), Blackcat da Civvì:
parte di quello che scrivi è incredibilmente ingeneroso e offensivo nei confronti delle migliaia di utenti che silenziosamente e lontano dalla luce dei riflettori hanno contribuito, dagli albori a oggi a questo progetto [...] E se anche la famosa percentuale delle biografie femminili per qualche mese o qualche anno non crescerà a suon di ministub di carneadi ce ne faremo una ragione
Comunque, nella notte e nella mattinata del 12 gennaio alcuni commenti più interlocutori sebbene critici da parte di Pequod ("Le chiedo un racconto, possibilmente col cuore in mano"), Torsolo ("qualche provvedimento "sanzionatorio" [sarà alla fine] inevitabile") e Mastrocom ("Io propenderei a darle un'altra possibilità") sembrano creare la possibilità di una mediazione – cioè, in concreto, di un blocco a tempo determinato. Camelia, i cui tentativi di difendersi (qui e qui) sino ad allora erano riusciti solo a rinfocolare l'ostilità, fa un commento molto conciliante, se non avvilito e prostrato:
Io ringrazio per questa discussione franca sulle mie mancanze caratteriali, e davvero mi dispiace per i miei interventi a volte intransigenti e scorbutici. La mia reazione è stata eccessiva e ha potuto ferire qualcuno, me ne rendo conto, ho chiesto scusa pubblicamente ed in privato. La decisione spetta alla comunità, mi rimetto a lei.
L'utente esperto non-admin CoolJazz5 getta un salvagente:
spero si possano trovare convergenze e spazio per continuare wikipedianamente a procedere nel percorso comune
Ma è inutile: nell'UP si abbattono come mecigni i commenti di Civvì, Phyrexian, Ruthven, Superspritz e Fresh Blood. La prima stigmatizza Camelia come inutile arrivista, la rimprovera per comportamenti avuti su altri progetti, svaluta il suo contributo a Wikipedia ed esige da lei pentimento, ravvedimento, totale sottomissione alla comunità degli utenti centrali:
il punto di questa pagina non sono i ministub e nemmeno la partecipazione alla challenge, personalmente trovo questi eventi di utilità nulla [...] se per te e per sentirti motivata a scrivere voci deve per forza esserci un evento di contorno è una questione squisitamente tua [...] quello che mi lascia molto perplessa è che a fronte di un blocco qui sulla Wikipedia italiano non hai fatto altro che spostare la redazione delle voci su Meta, (ab)usando degli spazi di un progetto che è destinato al coordinamento non certo alla creazione di contenuti. Sostanzialmente il messaggio che si legge è che te ne sei infischiata del cartello "stop", del fatto che la comunità di questo progetto ti abbia detto "è meglio se ti fermi". Hai ritenuto più importante non interrompere la partecipazione ad un evento comunitario internazionale, cosa dobbiamo leggere dentro questo comportamento? Che Wikipedia, Meta ecc per te sono solo strumenti, un mezzo per raggiungere "altro"? Cos'è questo "altro" che ti spinge ad ignorare quello che ti viene detto (e ripetuto ancora e ancora) da questa comunità?
Phyrexian, in sole cinquecento parole, insiste per la terza volta con la richiesta di "scuse pubbliche" – ha bisogno di un pentimento e di una supplica che possano consolarlo dall'onta subita e assicurargli che non è un maschilista.
No, scusa, non mi pare che siano arrivate scuse pubbliche, e men che meno in privato [...]. La comunità attende di sapere che hai capito quale sia il problema, ti sta offrendo la possibilità di convincerla [...] sollecito una risposta un po' più seria e articolata di "rimetto la decisione alla corte". Perché, almeno per quanto mi riguarda, al momento io vedo una palese incompatibilità con Wikipedia Ruthven si dice d'accordo con Phyrexian e coglie l'occasione per rinvangare la vicenda del tweet del 2016, in cui era stato personalmente coinvolto – ma questo particolare lo sottace e parla di sé in terza persona, "un utente "maschio"". Inoltre Ruthven si inventa la panzana secondo cui quel tweet oggi costituirebbe una violazione dell'UCoC e sposa l'idea di Civvì secondo cui Camelia userebbe "Wikipedia come uno strumento per il suo progetto personale".
Anche Superspritz riprende da Civvì il tema della ricerca da parte di Camelia di "visibilità personale" e critica Camelia per le sue attività su un altro progetto Wikimedia, metawiki. È una critica che non ha alcuna base nel codice di condotta – ogni progetto Wikimedia è autonomo, come lo stesso Superspritz ha avuto modo di spiegare dozzine di volte, per cui ciò che fa Camelia su metawiki è affar suo e degli utenti di meta – e che riposa su una concezione etica e totalizzante della comunità editoriale:
condivido anche io la sensazione espressa da Civvì che il modo di porsi di Camelia, vedi uso improprio di meta per eludere di fatto un blocco, sia quello di chi si sente "al di sopra" o "al di fuori" delle regole e delle indicazioni date dalla comunità
Fresh Blood ribadisce gli argomenti degli altri, compreso il riferimento alle inesistenti "accuse di androcentrismo" che Camelia sarebbe solita rivolgere non si sa a chi quando dove. Inoltre tira in ballo Fausta Samaritani – sua nemica personale, che non si faceva scrupolo di dimostrargli apertamente il proprio disprezzo – della cui vicenda rimprovera Camelia nonostante, come abbiamo visto, il suo ruolo sia stato minimo e del tutto corretto:ricordo molto bene quel comportamento narcisistico che mi pare di ravvisare anche qui.
Raggiungiamo ora il climax dell'UP, che ai tempi mi aveva colpito molto e che ancora trovo doloroso. Camelia è chiamata a rispondere alla domanda di Civvì a proposito dello "spostamento in Meta" seguito alla prima UP:Cos'è questo "altro" che ti spinge ad ignorare quello che ti viene detto (e ripetuto ancora e ancora) da questa comunità?
La domanda – a rigore irrilevante, perché Camelia sulla Wikipedia italiana non deve rispondere dei suoi comportamenti su Meta – viene ripresa da Mastrocom impietosamente:Civvì ti ha fatto una domanda specifica: perché durante il blocco hai continuato la challenge su meta (avendo quindi sempre la testa su wikipedia) e non ne hai approfittato per staccare totalmente per una settimana [...]?
La risposta di Camelia è toccante:
Perché Mastrocom e Civvì, dopo 187 giorni di fila di scrittura di una voce al giorno, diventa una disciplina.
Questo per me è il punto più basso e avvilente dell'intera UP, quando Camelia viene chiamata a giustificarsi del suo amore per Wikipedia, della sua jouissance segreta da wikipediana, delle ragioni intime e contraddittorie per cui scrive l'enciclopedia nel tempo rubato al lavoro, al riposo e agli affetti. Chi glielo fa fare? Che genere di droga o di pharmakon – cura e veleno – è Wikipedia per i wikipediani? Penso che per ognuno le motivazioni siano diverse, eppure in fondo simili: è un qualche tipo di supporto e di dannazione, di aiuto e di strazio nella nostra vita, un po' come la disgustosa ma necessaria "toppa intrisa di piscio" evocata da Pequod. Rivolgendo a Camelia la domanda insistente sul "perché lo fai?", questa UP disgraziata aggiunge una notevole quantità di piscio alla toppa esistenziale che unisce Camelia agli altri wikipediani. Se non altro, questa risposta della cui sincerità nessuno può dubitare mette per sempre a tacere le maldicenze di chi vede Camelia come una arrampicatrice sociale che usa Wikipedia per arrivare... dove?
L'UP è finita. Segue un'ultima insopportabile interazione con Gianfranco, persino più aggressivo e trombonesco del solito. Chiama Camelia una "illuminata sacerdotessa" che si rifugia nei "piagnistei" e, con la prosopopea di un Alfieri de noatri, le rinfaccia la laconicità dei suoi commenti: la "parca misura" delle parole di Camelia "non può confermare chissà che partecipato interesse", sicché evidentemente Camelia se ne sbatte. La rimprovera per le scuse pubbliche mancate ("non le abbiamo proprio viste"), per essersene andata ad editare su Meta durante il blocco seguito alla prima UP (segno di "indifferenza" e di scarso "rispetto") e per le "uscite inaccettabili e [gli] inneschi di nervosismo" che mettono in pericolo "la serenità degli utenti che devono produrre" – quegli stessi utenti che avevano riversato novemila parole di ruminazione sfrenata nella recente discussione sulle notifiche. Gianfranco parla di Wikipedia come se fosse cosa sua ("Ti avevo chiesto di darmi una buona ragione per giustificare una prospettiva di soluzione positiva, e mi hai ignorato") e infine propone a Camelia una negoziazione all'italiana per far passare agli occhi del mondo il suo blocco come ritiro volontario ("senza ulteriori clamori"). Ma non funziona: dopo una modifica inoffensiva ma incompatibile con il patto del silenzio, Gianfranco blocca Camelia a tempo indeterminato ("blocco infinito") per "incompatibilità con il Progetto".
Aveva detto Gianfranco, "i casi sono due: o sbaglia il Progetto o sbagli tu". Non c'è dubbio su chi si sbaglia. Un progetto che è incompatibile con Camelia, un progetto che la caccia via per ragioni che, come vedremo, non è in grado di spiegare a nessuno, perché pretestuose o inconfessabili, può solo vergognarsi.
Ovverosia, Camelia scrive: "finalmente siete venuti allo scoperto, la verità è che voi (gli intervenuti in quella discussione) avversate WikiDonne per principio, perché siete dei maschilisti che pensano che le donne siano dei subumani incapaci di raziocinio, finalmente con questa discussione è chiaro a tutti". Bene, per me questo vale da solo un blocco infinito.Camelia non aveva scritto nessuna della cose che Phyrexian le attribuisce tra virgolette: Phyrexian sta semplicemente inventando, rielaborando con estro, come in una improvvisazione jazzistica a partire dalla linea melodica "[secondo voi è] nella natura delle cose che le donne si sostengono a vicenda e diventano isteriche se si cancella una voce di donna". L'interpretazione di Camelia era di gran lunga meno creativa della parafrasi di Phyrexian, che prosegue
insulti gratuiti e pesantissimi ancorché generalizzati con una costruzione della frase impersonale (ma nemmeno troppo), non possono essere tollerati
Non si capisce più se Phyrexian stia parlando di Camelia o degli "insulti gratuiti e pesantissimi" che si è appena rivolto da solo. È come se volesse dimostrare a Camelia e a tutti che non solo le donne ma anche gli uomini sono capaci di isteria – problemi di memoria e concentrazione, comportamenti teatrali e manipolatori, attacchi di panico, crisi convulsive – se solo qualcuno avanza il sospetto che le loro posizioni siano motivate da misoginia e sessismo.
Lo nota Postcrosser, rilevando l'assurdità di un commento che è
una identica estrapolazione, perchè come nessuno aveva parlato di isteria femminile, così lei in quella discussione non ha accusato nessuno di essere maschilista o di considerare le donne dei subumani.
Dopo aver ricordato che l'ostilità verso WikiDonne era palpabile in alcuni commenti nella discussione sulle notifiche, Postcrosser difende il contributo di Camelia contro l'accusa di essere una "utenza monoscopo":
se occuparsi di argomenti che spaziano da qualunque biografia di donna a tematiche di femminismo e delle minoranze è monoscopo, allora lo è anche l'attività di gran parte dei contributori dell'enciclopedia. Perchè allora anche chi si occupa quasi solo di sport, o di voci di astronomia, o di tematiche di guerra... è monoscopo
Phyrexian replica con un "No, mi spiace, ma non è così" e insiste che Camelia è un'utenza monoscopo ("è palesemente così, da sempre, e non c'è da scandalizzarsi"). Sbaglia Postcrosser ad accusarlo di aver compiuto una "identica estrapolazione" con la sua parafrasi di Camelia perché qui non si parla di lui: "questa pagina serve prima di tutto per dare a Camelia la possibilità di ritrattare quelle affermazioni, di convincere la comunità che non intendeva scrivere quello che invece ha scritto, di chiedere scusa".
Nel botta e risposta che ne segue, Actormusicus e Friniate intervengono in aiuto di Phyrexian, il primo con una sofistica distinzione tra "forma" e "sostanza" che è un modo inutilmente complicato per dire con cento parole che Phyrexian c'acchiappa e Camelia ha torto. Il secondo ricorda a Camelia che l'"aversion to conflict" (l'avversione al conflitto) è una delle cause della scarsa partecipazione delle donne a Wikipedia, sicché è "abbastanza ironico" che Camelia "porti avanti lo stesso modo di fare" che allontana la donne dall'enciclopedia. Per invogliarle a contribuire bisogna sempre annuire accondiscenti e graziose.
Rivolgendosi a Postcrosser, Civvì interviene con una variazione del quousque tandem, assumendo che Camelia sia solita fare attacchi personali. Non produce nemmeno un diff perché sulla Wikipedia italiana condividerli è pedante, chiederli è maleducato. Ma come sappiamo bene, che Camelia sia solita fare attacchi personali è una bugia sfacciata, cui Civvì forse sinceramente crede nell'allucinazione collettiva che si è prodotta, ma che non ha nessuna base nei sette e più anni di contribuzione attiva di Camelia.
Commentano più o meno sulla stessa linea anche gli admin valepert, Fresh Blood, Quinlan, Threecharlie e Gianfranco, ma quando interviene Kirk la discussione precipita ancora più in basso. A differenza di quanto dice Postcrosser, Camelia creerebbe voci di scarsa qualità, scaricando il lavoro di wikificazione (conformazione agli standard redazionali) sugli altri. Bontà sua, Kirk condivide il link a una voce che Camelia aveva appena pubblicato e che sarebbe impeccabile se non fosse che Camelia aveva collocato le note in una posizione sbagliata, non conforme al Manuale di stile: un banale errore che chiunque potrebbe correggere in 20 secondi, cosa che Kirk si era guardato dal fare. È un colpo basso che avvilisce chi lo infligge più che chi lo riceve: non sarebbe difficile trovare in pochi minuti errori ben più gravi nella storia contributiva di qualsiasi utente. Le voci di Camelia sono "stubbini mal scritti", "voci che non vede nessuno (prego, c'è il tool)", prosegue Kirk, sfidando l'assurdo: Kirk ha pubblicato dozzine di voci la cui media mensile di visite è dello zero virgola, da Hockey su prato ai XVII Giochi panamericani a TOI-700 b, c, d, e (quattro pianeti orbitanti attorno alla stella TOI-700). Questo è il livello delle sue critiche.
Il contributo di Argeste è più significativo. A suo dire, il problema non è la "frase sgradevole" sulle donne isteriche, ma la compatibilità di WikiDonne con Wikipedia, cioè "la serenità del clima che si respira attorno all'utenza, a quello che a torto ormai è ritenuto (ma in senso poco volterriano) "il suo orticello"". Argeste si avvicina al nocciolo della questione quando nota che
più utenti - me incluso - avvertono una certa apprensione quando sono chiamati ad agire su voci scaturite dalle iniziative coordinate da Camelia o ispirate alla sua missione in Wikipedia, perché temono di vedersi appioppate antipatiche etichette di misoginia, "patriarcato" (qualunque cosa significhi)
Questa apprensione degli utenti maschi è sicuramente reale e spiega molto, sebbene il loro timore di vedersi appioppate "antipatiche etichette" difficilmente comprensibili non sia basato sull'esperienza personale ma sul sentito dire, la paranoia e il senso di colpa.
Pequod usa strane metafore disgustose: "devo sapere quando l'ho fatta fuori dal vaso e metterci una toppa". Ma se uno ci mette una toppa dopo averla fatta fuori dal vaso, non ne ricava solo una toppa piena di piscio? Secondo Pequod gli attacchi personali "ad una intera platea" (gli attacchi personali senza persona) sono più gravi di quelli rivolti a singoli individui perché rivelano qualcosa di profondo sugli atteggiamenti di chi parla: "sottintend[ono] un certo senso di superiorità e infallibilità", dice Pequod, che dà a Camelia una lezione di umiltà. Tuttavia si dichiara contrario al blocco a infinito e non si associa alle richieste affinché Camelia "si cosparga il capo di cenere", forse percependole come più consone a una setta carismatica, un tribunale dell'Inquisizione o una sessione di lotta maoista, che a un progetto collaborativo come Wikipedia. Ma rispondendo a Beatrice, Pequod si avvicina all'attacco personale:
ti invito a chiederti quanto sia dialogica la segnalata. Io l'ho trovata sempre asserragliata, per lo più a sproposito
È la modalità tipica della Wikipedia italiana: non si parla di comportamenti degli utenti, non si condividono diff, ma ci si concentra sulla persona e i suoi atteggiamenti, le sensazioni che suscita, la diffidenza che ispira, la mancanza di spirito comunitario che la caratterizza.
Quindi Pequod avanza una richiesta apparentemente benevola, ma nei fatti impraticabile a meno di voler suicidare la propria utenza:
penso sia importante che Camelia [...] vuoti il sacco e spieghi perché ha maturato questa sfiducia irrimediabile.
Se Pequod è sinceramente interessato a conoscere le ragioni per cui Camelia ha poca fiducia negli admin della Wikipedia italiana, può ora leggersi questo dettagliato resoconto della vicenda che riguarda lei e WikiDonne. Se ha poco tempo, le discussioni sul blocco di Bologna e sul grant della WMF sono un buon inizio.
Ma il commento che fa più male è quello di Mastrocom, che dice di avere con Camelia "un serenissimo rapporto sia fuori che dentro wiki", eppure si unisce al coro delle critiche. Perché lo fa? Non si rende conto di quello che sta succedendo in quella UP e nella discussione sulle notifiche che l'ha preceduta? Proseguendo sulla linea di Pequod, anche Mastrocom si mette a parlare della persona ("i rilievi che le si fanno a livello caratteriale sono fondatissimi"), pur lasciando aperta la porta per una mediazione ("è intelligente e non penso sia totalmente irrecuperabile").
Arrivano anche commenti in difesa di Camelia. Oltre a Postcrosser, già menzionata, interviene Beatrice, che menziona la "lente di ingrandimento" sotto la quale si trovano tutti i partecipanti a WikiDonne e il "clima di diffidenza" che circonda il progetto. E interviene Blackcat, che ricorda che Camelia ci mette la faccia, non edita da anonima, e dà un contributo importante all'enciclopedia, "sia in termini di ingressi di nuove contributrici, istruzione alla produzione di nuove voci, redazione di voci [...] fontate secondo crismi e linee guida". Beatrice viene attaccata da Kirk ("non ho nessun dubbio che arrivavi tu [...] adesso ti prevedo anche chi arriverà :-D"), Blackcat da Civvì:
parte di quello che scrivi è incredibilmente ingeneroso e offensivo nei confronti delle migliaia di utenti che silenziosamente e lontano dalla luce dei riflettori hanno contribuito, dagli albori a oggi a questo progetto [...] E se anche la famosa percentuale delle biografie femminili per qualche mese o qualche anno non crescerà a suon di ministub di carneadi ce ne faremo una ragione
Comunque, nella notte e nella mattinata del 12 gennaio alcuni commenti più interlocutori sebbene critici da parte di Pequod ("Le chiedo un racconto, possibilmente col cuore in mano"), Torsolo ("qualche provvedimento "sanzionatorio" [sarà alla fine] inevitabile") e Mastrocom ("Io propenderei a darle un'altra possibilità") sembrano creare la possibilità di una mediazione – cioè, in concreto, di un blocco a tempo determinato. Camelia, i cui tentativi di difendersi (qui e qui) sino ad allora erano riusciti solo a rinfocolare l'ostilità, fa un commento molto conciliante, se non avvilito e prostrato:
Io ringrazio per questa discussione franca sulle mie mancanze caratteriali, e davvero mi dispiace per i miei interventi a volte intransigenti e scorbutici. La mia reazione è stata eccessiva e ha potuto ferire qualcuno, me ne rendo conto, ho chiesto scusa pubblicamente ed in privato. La decisione spetta alla comunità, mi rimetto a lei.
L'utente esperto non-admin CoolJazz5 getta un salvagente:
spero si possano trovare convergenze e spazio per continuare wikipedianamente a procedere nel percorso comune
Ma è inutile: nell'UP si abbattono come mecigni i commenti di Civvì, Phyrexian, Ruthven, Superspritz e Fresh Blood. La prima stigmatizza Camelia come inutile arrivista, la rimprovera per comportamenti avuti su altri progetti, svaluta il suo contributo a Wikipedia ed esige da lei pentimento, ravvedimento, totale sottomissione alla comunità degli utenti centrali:
il punto di questa pagina non sono i ministub e nemmeno la partecipazione alla challenge, personalmente trovo questi eventi di utilità nulla [...] se per te e per sentirti motivata a scrivere voci deve per forza esserci un evento di contorno è una questione squisitamente tua [...] quello che mi lascia molto perplessa è che a fronte di un blocco qui sulla Wikipedia italiano non hai fatto altro che spostare la redazione delle voci su Meta, (ab)usando degli spazi di un progetto che è destinato al coordinamento non certo alla creazione di contenuti. Sostanzialmente il messaggio che si legge è che te ne sei infischiata del cartello "stop", del fatto che la comunità di questo progetto ti abbia detto "è meglio se ti fermi". Hai ritenuto più importante non interrompere la partecipazione ad un evento comunitario internazionale, cosa dobbiamo leggere dentro questo comportamento? Che Wikipedia, Meta ecc per te sono solo strumenti, un mezzo per raggiungere "altro"? Cos'è questo "altro" che ti spinge ad ignorare quello che ti viene detto (e ripetuto ancora e ancora) da questa comunità?
Phyrexian, in sole cinquecento parole, insiste per la terza volta con la richiesta di "scuse pubbliche" – ha bisogno di un pentimento e di una supplica che possano consolarlo dall'onta subita e assicurargli che non è un maschilista.
Ruthven si dice d'accordo con Phyrexian e coglie l'occasione per rinvangare la vicenda del tweet del 2016, in cui era stato personalmente coinvolto – ma questo particolare lo sottace e parla di sé in terza persona, "un utente "maschio"". Inoltre Ruthven si inventa la panzana secondo cui quel tweet oggi costituirebbe una violazione dell'UCoC e sposa l'idea di Civvì secondo cui Camelia userebbe "Wikipedia come uno strumento per il suo progetto personale".
Anche Superspritz riprende da Civvì il tema della ricerca da parte di Camelia di "visibilità personale" e critica Camelia per le sue attività su un altro progetto Wikimedia, metawiki. È una critica che non ha alcuna base nel codice di condotta – ogni progetto Wikimedia è autonomo, come lo stesso Superspritz ha avuto modo di spiegare dozzine di volte, per cui ciò che fa Camelia su metawiki è affar suo e degli utenti di meta – e che riposa su una concezione etica e totalizzante della comunità editoriale:
condivido anche io la sensazione espressa da Civvì che il modo di porsi di Camelia, vedi uso improprio di meta per eludere di fatto un blocco, sia quello di chi si sente "al di sopra" o "al di fuori" delle regole e delle indicazioni date dalla comunitàFresh Blood ribadisce gli argomenti degli altri, compreso il riferimento alle inesistenti "accuse di androcentrismo" che Camelia sarebbe solita rivolgere non si sa a chi quando dove. Inoltre tira in ballo Fausta Samaritani – sua nemica personale, che non si faceva scrupolo di dimostrargli apertamente il proprio disprezzo – della cui vicenda rimprovera Camelia nonostante, come abbiamo visto, il suo ruolo sia stato minimo e del tutto corretto:
ricordo molto bene quel comportamento narcisistico che mi pare di ravvisare anche qui.Raggiungiamo ora il climax dell'UP, che ai tempi mi aveva colpito molto e che ancora trovo doloroso. Camelia è chiamata a rispondere alla domanda di Civvì a proposito dello "spostamento in Meta" seguito alla prima UP:
Cos'è questo "altro" che ti spinge ad ignorare quello che ti viene detto (e ripetuto ancora e ancora) da questa comunità?La domanda – a rigore irrilevante, perché Camelia sulla Wikipedia italiana non deve rispondere dei suoi comportamenti su Meta – viene ripresa da Mastrocom impietosamente:
Civvì ti ha fatto una domanda specifica: perché durante il blocco hai continuato la challenge su meta (avendo quindi sempre la testa su wikipedia) e non ne hai approfittato per staccare totalmente per una settimana [...]?La risposta di Camelia è toccante:
Perché Mastrocom e Civvì, dopo 187 giorni di fila di scrittura di una voce al giorno, diventa una disciplina.
Questo per me è il punto più basso e avvilente dell'intera UP, quando Camelia viene chiamata a giustificarsi del suo amore per Wikipedia, della sua jouissance segreta da wikipediana, delle ragioni intime e contraddittorie per cui scrive l'enciclopedia nel tempo rubato al lavoro, al riposo e agli affetti. Chi glielo fa fare? Che genere di droga o di pharmakon – cura e veleno – è Wikipedia per i wikipediani? Penso che per ognuno le motivazioni siano diverse, eppure in fondo simili: è un qualche tipo di supporto e di dannazione, di aiuto e di strazio nella nostra vita, un po' come la disgustosa ma necessaria "toppa intrisa di piscio" evocata da Pequod. Rivolgendo a Camelia la domanda insistente sul "perché lo fai?", questa UP disgraziata aggiunge una notevole quantità di piscio alla toppa esistenziale che unisce Camelia agli altri wikipediani. Se non altro, questa risposta della cui sincerità nessuno può dubitare mette per sempre a tacere le maldicenze di chi vede Camelia come una arrampicatrice sociale che usa Wikipedia per arrivare... dove?
L'UP è finita. Segue un'ultima insopportabile interazione con Gianfranco, persino più aggressivo e trombonesco del solito. Chiama Camelia una "illuminata sacerdotessa" che si rifugia nei "piagnistei" e, con la prosopopea di un Alfieri de noatri, le rinfaccia la laconicità dei suoi commenti: la "parca misura" delle parole di Camelia "non può confermare chissà che partecipato interesse", sicché evidentemente Camelia se ne sbatte. La rimprovera per le scuse pubbliche mancate ("non le abbiamo proprio viste"), per essersene andata ad editare su Meta durante il blocco seguito alla prima UP (segno di "indifferenza" e di scarso "rispetto") e per le "uscite inaccettabili e [gli] inneschi di nervosismo" che mettono in pericolo "la serenità degli utenti che devono produrre" – quegli stessi utenti che avevano riversato novemila parole di ruminazione sfrenata nella recente discussione sulle notifiche. Gianfranco parla di Wikipedia come se fosse cosa sua ("Ti avevo chiesto di darmi una buona ragione per giustificare una prospettiva di soluzione positiva, e mi hai ignorato") e infine propone a Camelia una negoziazione all'italiana per far passare agli occhi del mondo il suo blocco come ritiro volontario ("senza ulteriori clamori"). Ma non funziona: dopo una modifica inoffensiva ma incompatibile con il patto del silenzio, Gianfranco blocca Camelia a tempo indeterminato ("blocco infinito") per "incompatibilità con il Progetto".
Aveva detto Gianfranco, "i casi sono due: o sbaglia il Progetto o sbagli tu". Non c'è dubbio su chi si sbaglia. Un progetto che è incompatibile con Camelia, un progetto che la caccia via per ragioni che, come vedremo, non è in grado di spiegare a nessuno, perché pretestuose o inconfessabili, può solo vergognarsi.
Il comportamento di Mastrocom è semplicemente ripugnante.
RispondiEliminaUna delle rare donne a utilizzare Wikipedia, dopo aver partecipato a WikiDonne, da promossa si scontra con Camelia.
Chissà come si sarebbe comportata IRL con quelli in difficoltà Mastrocom, fosse nata durante le leggi razziali.
Indipendentemente da quel che oggi professa, non credo sarebbe stata dalla parte giusta della storia.
Mastrocom è in generale, con il suo operato da utente e admin, ripugnante. Fra Civvì e lei, nei confronti di Camelia, non si riesce a stabilire il primato di ripugnanza. Solidarietà femminile? Un'utopia ingenua.
EliminaMi sembra un commento troppo severo, Anonimo! (tra l'altro, perché non ti scegli un nick per commentare? rende più facile la conversazione e puoi farlo anche senza inserire il tuo indirizzo email, selezionando "commenta come>Nome/Url"). Nonostante io qui faccia il fustigatore dei cattivi costumi, non credo che sia una questione di inadeguatezza soggettive e colpe individuali; credo invece in ciò che ho scritto a un certo punto qui sopra: si era prodotta una sorta di "allucinazione collettiva". E' nella natura umana: se 10 o 100 persone di cui ti fidi, o con cui comunque interagisci regolarmente, ti dicono "il corvo è bianco", dopo un po' ti ritrovi a dire "beh, forse bianchissimo no, ma diciamo grigetto, bianco sporco". Secondo me in Mastrocom e in molti altri a un certo punto è scattato un meccanismo del genere - si è così prodotta la famosa "incompatibilità col progetto", che è un fenomeno collettivo, prima lento e graduale, poi ad effetto valanga. Anzi, penso che se io fossi entrato in WP dieci anni prima, probabilmente nel 2023 sarei stato un admin o comunque un utente centrale e mi sarei trovato a scrivere in quella UP più o meno le stesse cose che hanno scritto gli altri. Immagino che persino Camelia a un certo punto si fosse convinta che il corvo fosse biancastro e che le colpe fossero distribuite equamente tra le due parti. E' solo dal punto di vista esterno, periferico o marginale che dir si voglia, che si può apprezzare in modo più oggettivo il delirio, la totale assurdità di quello che è successo, e avanzare qualche ipotesi sulle cause profonde - secondo me, una combinazione di sessismo, cancellazionismo e concentrazione asimmetrica del potere editoriale e organizzativo nella comunità. Ma sto divagando, questo sarà il tema del post conclusivo. Grazie per il commento
EliminaIl secondo Anonimo è diverso dal primo. Entrambi sono severi, ma giusti
RispondiEliminaeh, appunto... troppi anonimi!
EliminaOttimo articolo, Gitz.
RispondiEliminaPermettimi qualche osservazione.
In primis, questi articoli del blog servono come l'aria, forniscono una narrazione alternativa a quella della corporazione amministrativa sugli accadimenti di it.wiki.
Cosa intendo? Intendo dire questo, il blog è una valvola di sfogo da una nube tossica formatasi e ormai da tempo stagnante. A cosa è dovuta questa nube tossica? Semplice.
Il progetto ha oggi più admin heavy di effettivi scalpellini. Sono gli admin che abbiamo conosciuto in queste pagine e del vuolsi così colà dove si puote e più non dimandare. Dicono: questi admin sono la vecchia guardia dunque stanno bene li dove sono, se ne fanno scappare 10-100 nuovi, pazienza. Questo però non dovrebbe essere normale. Ci sono anche i buoni admin su it.wiki, gli ottimi admin.. ne cito alcuni, Jaqen, Nemo bis, YiYi, Syrio, Merynancy, Etienne, MarcoK, Kaspo, Bradipo Lento.. sono alcuni esempi di fantastici admin.. poi ci sono e restano quelli che tramutano le discussioni in un ring e scambiano gli utenti per delle ciabatte (non farò nomi, ma ci siamo già capiti). Sono pochi, ma purtroppo gli utenti attivi sono altrettanto pochi quindi la loro magnitudo è immensa. Dicono: da quanto è accaduto con Gitz, it.wiki è degenerata. È falso, in realtà ora it.wiki è più serena e molto meno rissosa di prima del caso Orsini.
Il tempo mette le cose in prospettiva, è galantuomo e rende merito.
Magari un giorno ti riabiliteranno come utente, magari non lo faranno, ma sicuramente il tutto avrà il giusto peso. È facile infatti dire gli attacchi verso di noi sono stati osceni ma dovremmo rammentare sempre, l'energia non si crea né si distrugge ma si trasforma. Se infatti si è colpiti in maniera oscena, è poiché del comportamento osceno covava da tempo: può essere andare in cinque contro un utente, può essere parlare di chi non si può difendere, può essere dire le cose senza dirle, può essere trincerarsi dietro una privacy per giustificare le proprie azioni quando non ne occorre alcuna. Questi sono tutti esempi di oscenità gratuita e se qualcuno ha seminato vento per anni, non può meravigliarsi se un bel giorno ha raccolto tempesta.
Continua così!
Merynancy ottima admin? Io ho un'esperienza diversa, in realtà
EliminaBradipo Lento? Molto meglio Kaspo, che purtroppo non è admin
Grazie mille, Nick Quasi Senza Account, per il bel commento e l'incoraggiamento. La mia riabilitazione è impossibile e non desiderata da nessuno, me compreso, ma fa piacere pensare che col tempo questo blog potrà aiutare a disperdere la "nube tossica" e a rasserenare l'ambiente. Wikipedia è come preda di un incantesimo, anzi un maleficio, e bisogna allontanarsene un po' per poterlo infrangere: servono luoghi dove si possa parlare di Wikipedia fuori da Wikipedia. Il Forum cresce, ma lentamente, e sarebbe bello se lì e sul Blog ci fossero più voci impegnate a documentare e a discutere.
EliminaUn tremendo personaggio della storia dell'umanità disse "Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità".
EliminaCosì è accaduto con Camelia: è stato ripetuto mille volte a pappagallo WikiDonne fosse ostile, polemico e alieno, Camelia fosse problematica, vi fossero muri e incapacità di dialogo.
Nella prima UP di Camelia fu scritto se il suo POV fosse stato di altro colore la Comunità l'avrebbe accompagnata alla porta ancor prima.
Parossismo dei parossismi, Camelia è stata cacciata *prima* degli utenti sottesi dal "brutto POV".
Meno problematici, in scala assoluta, di una donna che cercava di aumentare la conoscenza libera tramite l'aggiunta di biografie di donne?
O forse certe cose davano più fastidio di altre, pur affannandosi a sostenere l'opposto?
"Se vuoi capire una persona, non ascoltare le sue parole, osserva il suo comportamento", diceva qualcuno. Per i gruppi di persone, vale lo stesso.
it.wiki è intrisa di simbolismo maschilista/fallico e/o violento: Threecharlie è l'admin con le mazze da baseball, Civvì è l'admin con il mattarello, Kirk39 gira con la motofalce, le voci degli "spammer" ? Sono "da prendere a picconate", "ranzare", "spargere il sale".
Dal loro lessico, si capisce già tutto.
Niente del genere si legge su en.wiki o fr.wiki.
Quindi, sì, è pacifico it.wiki sia assorbita di energia negativa, più che di maleficio parlerei però di accurato gaslighting.
Scusa, ma affermazioni del genere non vanno accompagnate da prove??? La frase sul "prendere a picconate" è talmente malvagia che non riesco a pensare ad un solo utente che possa pronunciarla senza un blocco immediato. Mi sembra quindi inverosimile che uno così esperto possa averla scritta. Non l'ho mai visto scrivere cose del genere, se poi lo ha fatto davvero sta a te dare prove di ciò che affermi
EliminaRicordo inoltre che di ciò che scriviamo su Wikipedate è responsabile anche Gitz
EliminaUn attimo. Se il "prendere a picconate" era riferito alle voci, era sicuramente un modo di dire. Comunque non mi risulta che i 3 che hai citato trattino le donne diversamente dagli uomini
EliminaGitz, voglio chiederti una cosa
RispondiEliminabeh, chiedi pure. Sono anche facilmente raggiungibile via email: gitz6666 at gmail punto com
EliminaGrazie Gitz. Vorrei registrarmi sul tuo forum, ma ho letto che puoi vedere dati personali di chi si registra e scrive. Mi dicono che puoi anche sapere gli indirizzi email degli iscritti. Rispondimi con onestà: è vero?
EliminaPer rispondere ho dovuto fare una ricerca sul Forum. Sì, è vero: posso vedere l'indirizzo email delle persone che si iscrivono al Forum. Direi che questo è l'unico "dato personale" a cui ho accesso, anche perché è l'unico che viene chiesto; in particolare, non posso vedere né la loro password, né il loro indirizzo IP. Se vuoi registrarti nel Forum ma sei preoccupato per la tua privacy, ti suggerisco di crearti un indirizzo email ad hoc, con un nome utente che non corrisponde al tuo nome reale o al nome della tua utenza su Wikipedia.
EliminaConsidera poi che la registrazione porta con sé molti benefici: acquisizione dello status ufficiale di Meatpuppet del Noto Infinitato su tutti i progetti Wikimedia, partecipazione a una cerimonia di affratellamento a Wikipediate, molto pittoresca e violenta, accensione di una ipoteca sulla casa a copertura delle spese del sito, e vacanza premio "Tre notti sotto le stelle" con Kirk, il nostro sponsor. Tutto questo a portata di un click.
EliminaIo sono un utente ancora attivo e mai bloccato, volevo registrarmi per discutere con voi perché dite delle cose molto giuste (a volte sbagliate ma succede). Grazie per le informazioni, ci penso
RispondiEliminaGrazie. Considera che molto spesso anch'io non sono d'accordo con le cose che leggo sul Forum. Chiunque può iscriversi, chiunque può dire qualunque cosa (o quasi) per cui è inevitabile essere spesso in disaccordo con quel che si legge. Non è una fazione o un partito, ma solo un luogo per chiacchierare su Wikipedia.
EliminaGitz mi dispiace ma la mia mail riporta il mio Nick su Wikipedia, e non intendo rivelartelo. Per motivi personali non posso creare un altra mail. Grazie comunque per la possibilità che mi hai dato
EliminaGitz, se io mi registro, tu sai il mio nick su Wikipedia. Lo riveleresti agli altri utenti del forum?
EliminaMa figurati se farei mai una cosa del genere! Certo che no
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