Che genere di enciclopedia? Maschile. Il blocco a infinito di Camelia Boban (Parte 1)

Camelia Boban nel 2022

0. Premessa

Nel dicembre 2023 l'admin Pequod76 (dimissionario nel febbraio 2024) inizia una discussione sulla pagina utente di un collega della Wikipedia inglese, David Eppstein – professore di informatica dell'Università della California, Irvine, wikipediano dal 2006, amministratore dal 2007. Pequod cerca un chiarimento dopo una discussione al progetto Women in Red in cui era stato accusato da Eppstein di fare attacchi personali. In quell'occasione Pequod aveva affermato che

Camelia Boban è stata bloccata perché ha insultato, punto [...] ha attaccato tutti con generalizzazioni indebite. Proprio come fate voi [Tagishsimon e Gitz6666]. Questa è scarsa capacità di giudizio [poor judgement].

Tagishsimon e io gli avevamo chiesto di condividere dei diff che suffragassero l'affermazione; Pequod si era rifiutato di farlo ed era stato ripreso da Eppstein:

Hai fatto attacchi personali riguardo al comportamento di altri utenti e, quando ti hanno chiesto le prove, ti sei rifiutato di fornirle. Questo può essere motivo di blocco. Ti suggerisco di fornire le prove richieste o di ritrattare i tuoi attacchi.

Sulla talk di Eppstein, Pequod cerca di spiegarsi chiarendo il proprio punto di vista sul blocco a infinito di Camelia Boban: 

Sono intervenuto solo per segnalare che la wikicommunity italiana non è "un branco di uomini sessisti". Abbiamo preso le nostre decisioni su un'utente e sul suo approccio alla comunità, che è stato giudicato dannoso [disruptive] [...] forse la comunità italiana ha preso una decisione sbagliata, ma ciò è avvenuto dopo ragionamenti, discussioni, offerte di pace. Era una decisione falsificabile, radicata in una lunga storia di problemi. Giustificabile a mio avviso... ma in questo caso ci vorrebbe un impossibile POV di Dio per dire "questo è giusto, quello è sbagliato".
Ma Eppstein non ne vuole sapere:

Smettetela di manipolare [gaslighting]. Non voglio ripetere qui i suoi attacchi personali, ma erano evidenti e palesi. Non ti sei limitato a difendere gli uomini italiani, ma lo hai fatto attaccando altri.

Ora, Pequod può avere ammiratori e detrattori, ma non c'è dubbio che sia uno degli utenti più articolati e civili della Wikipedia italiana. È l'amministratore di Wikipedia che potresti presentare alla mamma, quello che porteresti al pub senza paura che dia di matto quando suona la campana dell'ultimo giro. Se Pequod viene trattato così, vuol dire che stiamo toccando uno dei punti più bassi nelle relazioni tra la Wikipedia italiana e quella inglese. Che cosa è successo? 

È successo, appunto, il blocco a infinito di Camelia Boban: una catastrofe da molti punti di vista, tra cui la reputazione della Wikipedia italiana nel movimento wikimedia. In termini di pubblicità negativa, di umiliazione gratuita che la Wikipedia italiana ha voluto infliggere a se stessa, il blocco di Camelia è il grande evento del 2023. Penso infatti che, seppure in modo carsico e silenzioso, abbia tracciato e continui a tracciare un solco ben più profondo della vicenda Orsini. Quest'ultima ha portato alla pubblicazione di articoli sulla stampa nazionale e sul Signpost, a lunghe discussioni comunitarie (peraltro tutte esterne al progetto italiano, sul quale non se n'è mai parlato), alle dimissioni di un admin e alla mancata riconferma di uno steward. Ma tutto sommato, la vicenda Orsini è alla portata di tutti: chiunque può capire che il POV-pushing sulla biografia di una figura pubblica, accompagnato da una serie di abusi amministrativi, può provocare una brutta figura. Non c'è mistero. Potrebbe succedere, e di fatto succede, su qualsiasi wikipedia. 

Non così il blocco di Camelia, che visto da fuori è semplicemente incomprensibile e inquietante. Camelia è conosciuta da tutti nel mondo wikimedia, non solo in Italia ma a livello globale; dal 2017 fa parte del Wikimedia Affiliation Committee, di cui è tesoriera e di cui nel 2022 è stata presidente (vedi item Wikidata e scheda Reasonator). E come dimostra la conversazione tra Pequod ed Eppstein, nessun utente italiano è in grado di condividere un solo diff che dimostri una chiara violazione del codice di condotta di Wikipedia da parte sua. L'unico modo di dare senso a ciò che è successo è concludere che una wikipediana appassionata, di indiscutibile buona fede, educazione e competenza, è stata cacciata via dalla Wikipedia italiana per aver tentato di riequilibrare il gender gap nell'enciclopedia dando vita a un progetto sulla questione femminile (WikiDonne), organizzando iniziative sul tema e pubblicando biografie di donne; facendo cioè le stesse identiche cose che vengono fatte, senza andare incontro a sanzioni, da Women in Red sulla Wikipedia inglese, Les sans pagEs sulla francese, Frauen in Rot sulla tedesca, Wikimujeres sulla spagnola, e così via per trentacinque wikipedie in tutto il mondo, comprese quelle in arabo, persiano e turco. Tutti questi wikiprogetti condividono l'obiettivo di colmare lo squilibrio di genere su Wikipedia creando voci su vite, opere e argomenti femminili; ma solo sulla Wikipedia italiana la fondatrice del wikiprogetto è stata bloccata a infinito senza che da parte sua fosse intervenuta una violazione evidente, o anche non evidente, del codice di condotta. Forse che la Wikipedia italiana è un progetto seriamente affetto da misoginia e sessismo?

In breve, la risposta a questa domanda è "sì, senza dubbio". Questo lungo articolo diviso in più parti intende dimostrare questa conclusione, peraltro già perfettamente chiara agli utenti che hanno discusso della vicenda sulla Wikipedia inglese (qui e qui) e che l'hanno raccontata e discussa su Twitter. Misoginia e sessismo sono la causa primigenia ed essenziale del blocco di Boban. Tuttavia, il fatto che si siano potuti esprimere in modo così efficace e distruttivo solo sulla Wikipedia italiana si collega alle specificità di quel progetto che ho più volte sottolineato su questo blog: lo spiccato cancellazionismo degli admin italiani, la loro ostilità verso ogni iniziativa che, al di fuori del loro controllo, rischi di aprire l'enciclopedia a nuove collaborazioni e nuovi contenuti; il carattere gerarchico e autoritario della comunità, la concentrazione di potere editoriale in capo agli admin, la difficoltà di controllarne l'azione; l'insufficienza delle procedure di soluzione dei conflitti, la mancanza dell'ArbCom e di richieste di pareri su questioni editoriali; una cultura editoriale ostile al dissenso e noncurante delle regole e dei diritti delle utenze.

Per cogliere questi aspetti è necessario analizzare la vicenda di Camelia Boban nelle varie fasi del suo dipanarsi. Non per puntare il dito e denunciare responsabilità individuali – sebbene sia giusto ricordare "chi ha detto cosa", visto che più admin hanno dato un contributo a ciò che è successo – ma per imparare dagli errori. Contro il sessismo su Wikipedia, io e il blog Wikipedate possiamo fare poco o niente; ciò che possiamo fare è analizzare la vicenda di Camelia Boban con attenzione per individuare i numerosi passaggi in cui una cultura editoriale più aperta e inclusiva e un sistema di procedure più corretto e rispettoso degli utenti avrebbero potuto evitare il disastro.

1. Camelia Boban e WikiDonne


Su Camelia Boban e sulle sue attività nel movimento wikimedia abbiamo alcune fonti: un profilo del 2022 "Dalla Romania a WikiDonne: la storia di Camelia Boban" sul sito di Wikimedia Italia; una intervista del 2021 "Camelia Boban e il progetto WikiDonne, perché anche le donne vanno raccontate" su L'Eco di Bergamo; una intervista del 2022 "Camelia Boban e le sentinelle di WikiDonne che combattono il gender gap" su Elle; una serie di articoli del 2022 su varie iniziative di WikiDonne pubblicati su Il Mattino, Repubblica/La Stampa, Io Donna, The WOM e sull'edizione italiana di Wired. Ma nel 2023 sulla figura di Camelia Boban cala il silenzio: il progetto e l'associazione WikiDonne continuano ad essere attivi, ma il blocco di Camelia sulla Wikipedia italiana è una vicenda incomprensibile, troppo difficile da raccontare per la stampa generalista e per le pubblicazioni del movimento wikimedia.

Camelia Boban nasce in Romania e si trasferisce a Roma nel marzo 1992; laureata in economia all'Università di Craiova, dopo vari lavori diventa programmatrice in un'azienda informatica di Roma. Nel 2006-2007 si registra come Camelia.boban sulle wikipedie rumena e italiana e dal settembre 2007 è socia di Wikimedia Italia. Diventa molto attiva sulla Wikipedia italiana nel 2016. In quell'anno, ispirata dall'esperienza di Women in Red sulla Wikipedia inglese, Camelia dà vita sulla Wikipedia italiana al progetto WikiDonne e successivamente, assieme ad altre utenti (Giaccai e Beatrice), anche ad uno user group (un soggetto affiliato al movimento Wikimedia, riconosciuto dalla Wikimedia Foundation) e nel 2020 all'associazione di promozione sociale WikiDonne-APS. Gli obiettivi di WikiDonne sono arricchire l'enciclopedia di contenuti riguardanti le donne e altri gruppi sotto-rappresentati nei progetti Wikimedia, coinvolgere un maggior numero di donne e di altri gruppi marginalizzati nella scrittura dell'enciclopedia, creare eventi pubblici (editathon, conferenze, campagne stampa, ecc.) per far conoscere biografie e tematiche femminili, e collaborare con gruppi dagli obiettivi simili, come WikiWomen, WikiMujeres, Les sans pagEs, Art + Feminism, Whose Knowledge?, Wiki Loves Women, Wikimedia LGBT+. Le attività di WikiDonne sono descritte nei suoi report.

Ciò che importa subito sottolineare è che la missione del progetto WikiDonne e la sua forma organizzativa lo mettono subito in tensione con una peculiare interpretazione italowikipediana del secondo e terzo pilastro (WP:NPOV e WP:LIBERA). La neutralità di Wikipedia qui non è intesa come il punto di vista delle fonti ricavato attraverso la loro analisi e discussione comunitaria – sicché più ampia e inclusiva è la discussione, meglio è – ma come "il punto di vista di chi non ha punti di vista": enciclopedisti dal cuore puro, disinteressati al mondo, alla società, alla politica, impegnati solo nella costruzione dell'enciclopedia, perciò suppostamente neutrali. Ne segue che gli utenti appassionati, che editano Wikipedia per diffondere conoscenza su temi che a loro paiono importanti, come ad esempio le biografie femminili, sono sistematicamente confusi con i "POV-pusher", cioè con gli utenti che violano o aggirano le regole del progetto per far prevalere un punto di vista particolare – perciò un'utenza monoscopo non sarà necessariamente problematica ma certo non è "uno di noi". Analogamente, e di conseguenza, la libertà di Wikipedia è vista con sospetto, come un principio pericolosamente anarchico perché, aprendosi e includendo, Wikipedia rischia di contaminarsi. Bisogna tenere sotto stretto controllo il processo editoriale per evitare che afflussi di nuove utenze e nuove voci abbassino la qualità dell'enciclopedia e ne compromettano la neutralità così (male) intesa. 

Date queste premesse, era inevitabile che il progetto WikiDonne venisse subito visto con preoccupazione, perché nasceva per realizzare gli obiettivi di cui ho detto e si costruiva sia come wikiprogetto, sia come user group e infine associazione. Con le parole del "commento conclusivo" di Camelia Boban, che ne provocherà la definitiva espulsione dalla Wikipedia italiana:

il progetto WikiDonne, per quanto faccia, per il titolo, per gli obiettivi, per il fatto che sia anche uno user group, sarà sempre un outsider in itwiki

Il rischio percepito è che un gruppo di utenze si reclutino a vicenda e si coordinino per imporre un bias femminista e, per quanto riguarda le voci sulle donne, inclusionista. Questa preoccupazione di per sé non è irragionevole ma, se esasperata, è dannosa e distruttrice della comunità editoriale. E può essere anche, va detto chiaramente, sintomo di sessismo e misoginia, cioè del senso di allarme, perdita di controllo e ostilità che il protagonismo delle donne e le iniziative espressamente femminili spesso provocano negli uomini, e anche nelle donne.

Per intenderci: il fatto che il progetto:Astronomia produca dozzine di voci come Cratere Bongo, Vanja Brčić e S. Cofré non crea scandalo, né scoppiano flame perché la procedura di cancellazione di S. Cofré si conclude con un "mantenere" e un admin rimuove senza discussione un template:E da quelle voci palesemente non enciclopediche. Come vedremo, le attività del progetto WikiDonne andranno incontro a ben altra accoglienza.

(Prosegue nella seconda parte)

Commenti

  1. Mi pare strano che possa essere visto come "maschilista" un gruppo di amministratori che è lo stesso che contrasta ripetutamente il sessismo, la xenofobia, l'omofobia, l'antisemitismo, l'abilismo, l'islamofobia, le apologie di fascismo e nazismo e qualsiasi altra forma di discriminazione di genere

    Se la comunità fosse maschilista non avremmo neppure Civvì, Euphydryas, Mastrocom e Merynancy tra gli admin più acclamati (invece le prime due sono anche burocrati e per nulla maschiliste)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Arturo Toglie25/4/24 19:48

      Sono 4 admin su un gruppo di 120 admin.
      Si tratta del 3.33 % - per it.wiki, possono leggere la wiki circa 65 milioni di italofoni.

      È una percentuale molto bassa, non scongiura affatto il maschilismo, fosse ancora più bassa it.wiki sarebbe un boys only club.

      Elimina
    2. C'era anche Postcrosser, che s'è dimessa o è stata deflaggata per inattività, non ricordo - peraltro ho sempre pensato che fosse brava, per quel che ho visto. Non so, è possibile che ce ne siano altre, ma non mi vengono in mente.
      Il punto che fa Arturo è molto buono e credo che sia del tutto fondato: il gender gap della comunità di it.wiki aumenta, anziché diminuire, nel gruppo dei sysop. Anche se non ne sono consapevoli, e si offendono se glielo fai notare, i maschi tendono a selezionare maschi per i posti di responsabilità. Ma se tu provassi a fare un discorso sul gender mainstreaming agli admin italiani, ti prenderebbero a sassate e - in tutta serietà - ti spiegherebbero che è "sessista" prestare attenzione al genere degli utenti.
      P.S. sul gender mainstreaming linko la voce di en.wiki perché quella di it.wiki è fatta veramente male.

      Elimina
    3. C'è anche Dedda71 e c'era pure Euparkeria, ma le altre 4 hanno delle pagine di riconferma in cui ricevono commenti da sembrare le regole di it.wiki

      Elimina
    4. Il correttore automatico mi ha messo regole al posto di regine

      Elimina
    5. Arturo Toglie26/4/24 06:53

      Sì, numerosi Wikipediani maschi di it.wiki sono fatti così - essi o se la prendono con le biografie di genere femminile, magari accusando di isteria una utentessa che chiede pacatamente lumi su quanto sta avvenendo, di ardua comprensione per chiunque sia poco pratico di wiki, oppure lasciano stucchevoli messaggi adulatori alle "comandanti" (e a quel punto il genere, loro non interessa più) - la definizione esatta di un gruppo autoritario:
      odiare soltanto chi non si può difendere

      Elimina
    6. "biografie di genere femminile", beh, non è così: Marco Camisani Calzolari, Cesare Casadei, Matteo Mancuso, Bonaventura Postiglione, Luciano D'Amico, Gigione (cantante), Salvatore Aranzulla ed altri erano tutti uomini ma non hanno subito alcun trattamento diverso

      Elimina
    7. Dimenticavamo,nel nostro elenco di admin donne, uno degli (ex) admin in assoluto più importanti nella Wikipedia delle origini: Frieda. Chissà che cosa fa e se segue ancora le vicende wikipediane. Vedo che ancora nel 2018 ha fatto qualche edit, ma in sostanza il suo lavoro su Wikipedia è finito nel 2009-2010.

      Elimina
    8. Comunque, sei admin donne (senza contare Frieda) su oltre 120 admin è una percentuale del 5%, significativamente inferiore alla percentuale di utenti donne (che è ignota, ovviamente, ma che di solito viene stimata attorno al 10%). Questo significa che admin uomini selezionano soprattutto admin uomini. Eppure admin donne che sono insiders come Civvì e Euphydryas affermano con piena convinzione che su it.wiki non esiste alcun problema di sessismo e di gender bias sistemico o istituzionale. Bisognerebbe quindi spiegare perché il gender gap aumenti risalendo i gradini della piramide, visto tra l'altro che ci sono o ci sono state ottime wikipediane non-admin, come Camelia, Giaccai, Kenzia, LorManLor e altre.

      Elimina
    9. Di admin del passato ne ho trovate (Elitre, Ines, Luisa, MapiVanPelt, Doc.mari, Euparkeria, LaPizia, Auro, Austro, Centrifuga, Ary29)

      Un'altra admin tuttora attiva è M&A

      Elimina
    10. Ma penso anche io che qualche admin donna in più sarebbe una buona idea

      Elimina
    11. Brevissimo Wiki per tutti! Tornavo qui ora per completare l'elenco di admin donne con LaPizia e Ary29 (entrambe sono state anche burocrate) ma vedo che tu non solo le avevi già aggiunte, ma avevi completato l'elenco con ben 12 nomi! Complimenti. Comunque, se guardiamo agli admin donne oggi in servizio sono: Civvì, Dedda71, Euphydryas, Mastrocom e Merynancy, M&A. Giusto? 6 su 120 fa un bel numero intero: 5%. Direi che è pessimo.

      Elimina
    12. Un'altra che potrebbe esserlo è AmaliaMM, ma quando glielo proposi qualche anno fa (v. elezione di Luca M) non mi sembrò interessata. Ma di utenti donne che si occupano di ciò di cui si occupano le 6 attualmente admin non sono riuscito a trovarne tante. La causa in cosa è da ricercare? Pensi che molte donne condividano il parere di chi pensa che contro WikiDonne, Camelia, Fausta o G.L. ci sia del maschilismo? Io parlai con alcuni wikipediani "centrali" delle vicende di Camelia e Fausta e vi assicuro che nessuno di loro trattava le donne diversamente dagli uomini

      Elimina
    13. Dal mio elenco di utenti femmine brave ma non-admin dimenticavo Geoide. Ne dimentico sicuramente altre, e di molte non conosco il sesso, ma mi dispiaceva non rimediare a questa lacuna nell'elenco qui sopra.

      Elimina
  2. Poi Camelia è stata comunque buttata fuori in un modo che per me è inconcepibile. Wikipedia in italiano ha perso non un utente qualunque, ma una persona grandiosa

    RispondiElimina
  3. Arturo Toglie25/4/24 18:51

    Ottimo articolo, con una analisi incredibilmente accurata e minuziosa.

    Su it.wiki ci sono utenze con un marcato POV a mio parere "nefasto" le quali sono tranquillamente operative - mentre una utenza con un POV "buono" è stata cacciata con motivazioni pretestuose.

    Su en.wiki la dissonanza è stata colta e it.wiki viene vista ora come un "rogue project" da quelle parti.

    Per capire come stanno le cose occorre calcolare la proporzione tra abbandono utenza o procedura UP affinché si giunga al blocco infinito e genere femminile. Ebbene vedrete sebbene in termini numerici assoluti i casi non sono molti, la sproporzione percentuale è enorme.

    RispondiElimina
  4. Questo articolo è destinato ad essere lungo: almeno sei o sette parti (post), di cui sinora ho scritto le prime tre. Direi che nei prossimi due mesi su Wikipedate non ci sarà altro che WikiDonne e Camelia Boban (a meno che qualcuno non voglia spedire un suo lavoro da pubblicare: è sempre graditissimo). Alla fine sono convinto, Wiki per tutti, che questa analisi (come dice Arturo) "incredibilmente accurata e minuziosa" (spero non troppo noiosa) riuscirà a dimostrare, primo, che su it.wiki c'è un grave problema di sessismo e misoginia e, secondo, che il blocco di Camelia è ingiusto e dannoso, ma nient'affatto inconcepibile o incomprensibile: anzi, direi, è consequenziale e "logico". Davvero la vicenda di Boban oggi mi sembra (assieme a quella di Orsini) la cartina di tornasole per vedere all'opera tutti i mali e tutti i problemi di it.wiki - un case study fondamentale per capire come funziona (male) e riflettere sulle possibili soluzioni.

    RispondiElimina
  5. Comunque sia, già in passato trovai una <a href="https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Wikipedia:Pagine_da_cancellare/Rosina_Frulla&oldid=110472533#Commenti_al_voto>vecchissima vicenda</a> che, per evitare di urtare i nervi a qualcuno, non ho tirato fuori dal solito oblio. Camelia diceva cose completamente - purtroppo - corrette sugli utenti che "deassopiscono" in PDC. Euphydryas e Kirk sembra rigirino la frittata. Demiurgo lamenta una presunta "deriva pseudo-pedagogica" (ah, sì?). Elwood indica qualcuno "palesemente in torto" (chi sarà?), Sannita quota Demiurgo, IlTuchino quota Sannita e associa un POV partitico non ho capito a chi, mentre Elechim (altro contestato di Camelia) aveva scritto "ovviamente" come motivazione del suo voto per la cancellazione, meno male che "ovviamente" è stata mantenuta. 8 anni son passati e quindi non chiedo conto ad altri di questioni chiuse da un pezzo, lo segnalo solo perchè credo sia stata l'anticamera dell'ultima PDC di fine 2022 che ha fatto traboccare il vaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bravo Wiki per tutti! hai indovinato il tema del mio prossimo post sulla vicenda di Camelia: la PDC su Rosina Frulla. Il post l'ho già scritto, ma aspetto qualche giorno prima di pubblicarlo per non "intasare" i lettori.

      Elimina
    2. Pensa che in passato qualcuno mi disse "stica... delle vicende di x anni fa"

      Elimina

Posta un commento