Nel gennaio 2023 la trasmissione Report fa un servizio su Wikipedia, toccando vari temi: i soldi della WMF, la voce su Salvatore Aranzulla, l'affidabilità dei contenuti, l'editing su commissione, la riscrittura della voce sulla Strage di Odessa. Come molti wikipediani, penso che Report avrebbe potuto fare di meglio: con le parole dell'admin Pequod, direi anch'io che hanno dato "un'infarinatura superficiale e inquietante di qualcosa che si conosce poco e male per lanciarsi in un consolatorio 'se so magnati tutto'". Ma forse ci sbagliamo, forse i tempi stretti della televisione e il format del programma – di denuncia più che di approfondimento – non consentivano altro che questo. Bene comunque che si parli di Wikipedia, un progetto che fiorisce nella sfera pubblica e soffre dell'indifferenza generale.
La trasmissione sollecita una discussione al Bar che avrebbe potuto prendere qualsiasi direzione, ad esempio correggere alcune semplificazioni del programma o integrarle con nuovi contenuti. Purtroppo di questo c'è ben poco e, a una lettura superficiale, la discussione può sembrare deludente. Ma se la leggiamo attentamente, ricostruendola nel suo svolgimento, la discussione è una specie di psicodramma in cui alcune difficoltà del progetto, anziché essere oggetto di riflessione teorica distaccata, sono "agite", vissute e portate in scena nella rappresentazione.
Apre le danze un neoutente con pochi contributi e un blocco alle spalle, che preso abbandonerà il progetto dopo aver tentato di pubblicare senza successo una bozza su Trevor Milton:
avete visto la pubblicità della prossima puntata di report? parleranno di perchè è stata cancellata la pagina di aranzulla su wiki it.
La risposta dell'admin Gianfranco è:
hanno tutto il diritto di parlarne, Wikipedia è per la libertà di parola.
Una risposta eccezionalmente generosa verso la stampa, cui Gianfranco concede libertà di parola? No, il significato del commento è: parlino pure, la cosa a noi non interessa; Wikipedia tira dritto per la sua strada, tutta spirituale, indifferente al mondo e al suo fardello.
Segue uno scambio sul fatto che la voce su Salvatore Aranzulla è l'ultimo dei problemi. Il che in un certo senso è vero, ma proprio per questo non si capisce perché da anni centinaia di kB ospitino discussioni chilometriche su Aranzulla (recentemente raccontate da Wikinostra) e si riempiano sandbox con informazioni su di lui: perché non risolvere questo problema irrilevante ma ingombrante pubblicando la voce dormiente nella sandbox di Sannita, o quella di .mau., o quella di Demiurgo? Almeno un altro paio di utenti hanno raccolto materiali e fonti su Aranzulla nelle loro sandbox. Già nel 2016 c'era di che scrivere una voce spin-off sul tema "Il caso Aranzulla e Wikipedia", come mostrano la sandbox di Carlomartini86 e una sezione della voce sulla Wikipedia inglese.
Gli admin si stupiscono, persino un po' si indignano, del fatto che i giornalisti parlino di Aranzulla. Di nuovo Gianfranco:
Signori, per cortesia: noi enciclopedisti non diciamo ai giornalisti come fare il loro lavoro. E viceversa.
I monaci enciclopedisti sono troppo impegnati a completare la miniatura di un codice bizantino per occuparsi di un fenomeno volgare come Aranzulla: chi si ricorderà di lui tra duemila anni? Eppure dev'esserci qualcosa di irresistibile nel tema perché, malgrado Gianfranco e gli altri admin, subito inizia la discussione sul mistero ai più insondabile – ma perché non abbiamo ancora una voce su Aranzulla? Ci sono fonti a palate, l'enciclopedicità è ovvia, molti utenti "periferici" (non-admin) vorrebbero occuparsene e chiedono di poterlo fare:
quanto più questa situazione va avanti più è ridicola sia per noi che per lui (IlPoncio)
Fonti terze si possono trovare anche relativamente ai fenomeni internet (Gambo7)
tenere bloccata la pagina per un C7 relativo a una pdc che si è dimostrata viziata da conflitto di interessi a distanza di più di 6 anni non è che mi convinca molto (Pierluigi05)
Ma gli utenti "centrali" (admin) ripetono l'ortodossia cancellazionista:
sinceramente queste biografie di soggetti viventi che vorrebbero avere una biografia da vivi mi paiono l'ultimo dei problemi (Gianfranco)
Mentre Report si affanna dietro a Aranzulla io lavoro offline (e gratis) a una voce [molto più importante] (Actormusicus)
i profili di rilevanza maggiore del biografato sono le tecniche di promozione del proprio sito (Friniate)
Per fugare ogni dubbio, sarebbe bene se Aranzulla facesse qualcosa di palesemente enciclopedico, in modo da mettere d'accordo tutti (Mastrocom; forse ironica?)
La situazione di una comunità che invece del servizio di Report discute di Aranzulla, che per definizione è irrilevante, non enciclopedico, privo di interesse per gli "enciclopedisti", è alla lunga intollerabile. Questa cosa non si può più vedere, perciò Argeste mette la discussione in un cassetto non appena compare un utente non registrato "critico critico" con un commento di troppo:
una comunità che da sempre ha il vizio di guardare il dito e non accettare critiche (IP 87)
Wikipedia non accetta le critiche? Roba da pazzi, subito nel cassetto (chi non sapesse che cos'è un cassetto su Wikipedia, legga qui).
La discussione prosegue allora sugli altri temi del servizio di Report, in particolare i soldi della WMF. Alcuni utenti sono allarmati dalle informazioni apprese:
Quest'ultima cosa [la gestione delle donazioni e dei soldi in generale] è proprio una di quelle che può minare la fiducia dell'utenza (Giammarco Ferrari)
Rispondono interventi rassicuranti da parte degli admin, ma si limitano a linkare linee guida e a fare battute ironiche: l'impressione è che sappiano poco di come la Fondazione usa le donazioni che riceve. A quanto pare, il servizio di Report ha evitato di dar conto delle risposte date dalla WMF, che vengono richiamate dall'admin Superchilum e linkate da un manager della Fondazione, Liam Wyatt. Wyatt esprime stupore per il complottismo di Report, echeggiando sentimenti condivisi da altri utenti centrali, admin ed ex-admin (Pequod76, Plink: "rotocalco sensazionalistico").
Mentre si svolge questa discussione, un utente non registrato tenta ripetutamente di pubblicare un commento contro la "vostra gestione ITALIANA" che viene subito rimosso dagli admin Superchilum ("è pieno di social dove trollare in santa pace") e Shivanarayana. Wikipedia non è un social media, questa è una discussione comunitaria che solo uno sprovveduto potrebbe confondere con un post su Facebook.
Ma presto la spinta irresistibile a parlare di Aranzulla prende di nuovo il sopravvento. Basta un cenno di Bultro ("Notevole anche la palata di m... in faccia che si è preso quel TheLazza, con tanto di nome e cognome") e Aranzulla ritorna in gran carriera, questa volta fuori dal cassetto di Argeste, tutti quanti indisciplinatamente a parlare male di Aranzulla:
Aranzulla pure ridimensionato dopo il servizio, Lazza o non Lazza (Kirk39)
Mi pare tanto di ricordare che nella procedura avviata da TheLazza intervenne (non poche volte e non certo spassionatamente) Aranzulla stesso, e fu inquinata da campagna elettorale a favore della voce (Actormusicus).
Qualcuno ha elementi per creare la sospirata voce? Bene, personalmente prometto di strafregarmene come me ne strafrego adesso (Pequod76)
Gli utenti periferici, però, non ci stanno e riprendono il loro ciarlare antienciclopedico:
che ad oggi sia ancora in dubbio la ligittimità di una pagina su Aranzulla è segno che qui dentro si è perso il senso della realtà (IP 2a03)
Prima o poi andrà verificato qual è il consenso attuale su questa questione, senza trincerarsi dietro la pdc aperta in conflitto d'interessi nel lontanissimo 2016 (Demiurgo)
Argeste non crede ai suoi occhi: "un cassetto è un cassetto. Chi va di nuovo OT [off-topic] fuori dal cassetto prima o poi ci finisce dentro. Grazie", e infila tutti i commenti nel suo cassetto. Ma Bultro rimuove perché "stiamo parlando del servizio di Report, che è l'argomento di questa pagina, e ha parlato anche di quella PDC, quindi non è OT". Peraltro Bultro si dimentica alcuni commenti nel cassetto, che a questo punto è un cassetto incasinato, che su quella pagina fa solo disordine.
Fuori dai cassetti di Argeste si può finalmente parlare di Aranzulla, l'irrilevante. Forse proprio perché non siamo un social, ma siamo al Bar? Su ciò di cui non si può parlare si deve tacere, diceva Wittgenstein, ma forse si può parlare di Aranzulla e della voce che si vorrebbe scrivere su di lui? Che goduria, che libertà dissacrante per monaci enciclopedisti avvinazzati.
Poco prima della chiusura suona la campana dell'ultimo giro: "Siamo tornati da tempo ot, io la chiuderei", suggerisce l'admin Actormusicus e anche l'admin Kirk è d'accordo "E magari cambiate argomento, che la discussione riguarda il servizio". Argeste ci prova ancora, trascrivendo pazientemente la crono dell'efficientissimo servizio di patrolling, per dimostrare che le bufale inserite da Report sono state rimosse dai wikipediani in tempo record: "E secondo Report questo dimostrerebbe che Wikipedia è permeabile alle bufale". Non si dica che Wikipedia è permeabile alle bufale, che assurdità. Ma ormai nessuno ha più voglia di ridere: la saracinesca è mezza abbassata. L'utente Meridiana solare ringrazia educatamente Argeste e tutti a casa.
Alcune osservazioni a commento di questa serata al Bar con Aranzulla.
Anzitutto, direi che Wikipedia è anche un social media. Perciò la rimozione degli interventi "critici critici" da una chiacchierata al Bar potrebbe essere inutile, se non dannosa: si infastidisce chi li ha postati e si fa brutta figura con gli altri, soprattutto quando si tratta di discussioni svincolate e generiche, senza tema, come quella sul servizio di Report. Finché non tracimano nel trolling ostruzionistico, interventi di questo genere sono solo punti di vista periferici, né più né meno dannosi e assurdi di quelli di segno opposto che provengono dal centro della comunità wikipediana, del tipo "i giornalisti facciano pure quello che vogliono, noi wikipediani bastiamo a noi stessi, ci occupiamo solo di Scienza, Arte e Cultura e guardiamo al mondo nella prospettiva della Storia Universale", oppure, "su Wikipedia non ci sono bufale".
Mi sembra anzi che il tentativo di alcuni utenti-admin di moderare la discussione e di tenerla lontana dai temi verso cui naturalmente precipita (Aranzulla) sia maldestro e noccia al dibattito interno. Tutto sommato, se da quella discussione fosse venuto fuori un chiaro consenso per ricreare la voce su Aranzulla, eventualmente da ratificare al Progetto:Biografie, sarebbe stato un risultato utile: piaccia o no, l'enciclopedia cresce. Anch'io trovo che Aranzulla sia un tema futile, ma se è così difficile parlarne al Bar, immaginatevi quanto sarebbe difficile parlare della voce sulla Strage di Odessa.
Ma poi bisogna interrogarsi anche sul significato di Aranzulla. "Ciò di cui non si può parlare" per Wittgenstein era il Mistico, il senso o la meraviglia del mondo, ciò che eccede le capacità rappresentative del linguaggio. Si tratta forse di Aranzulla? Quale mistero e significato profondo porta quel nome? Avanzo una ipotesi ardita. Aranzulla è il segreto al centro di Wikipedia, custodito dagli utenti centrali, dagli admin: è il fatto che le regole del Progetto non si applicano da sole, ma sono applicate da persone in carne ed ossa, che possono, se lo vogliono, decidere di non applicarle affatto. Aranzulla è il segreto della loro umanità irriducibile alle regole, il nome della loro libertà sfrenata. Per dirla in modo più prosaico, il significato profondo di Aranzulla è "la voce su Aranzulla non la vogliamo perché abbiamo deciso così e non ci dovete rompere il cazzo".
Analogamente, in un racconto di Chesterton si immagina che il mistero dei misteri, da sempre custodito dalla Chiesa e che ogni pontefice trasmette al successore, sia "Dio non esiste". Aranzulla è il codice di condotta che non esiste, il "Wikipedia siamo noi" di chi sta al centro del progetto. Ne segue che, per chi è ai margini, per gli utenti periferici, la richiesta di una voce su Aranzulla può assumere il significato di una lotta contro la redazione dei vescovi: lotta per una enciclopedia libera, scrivibile da tutti, regolata da un codice di condotta, lotta contro gli utenti centrali che trattano l'enciclopedia come se fosse cosa loro, decidendo arbitrariamente cosa (quali contenuti) e chi (quali utenze) debba star dentro, cosa e chi debba star fuori.
Non sapevo di questo servizio di Report !
RispondiEliminaInteressante sapere che anche giornalisti di un certo livello abbiano evidenziato ciò che anche noi stiamo sostenendo da tempo (e che i vari admin - sempre gli stessi - abbiano ulteriormente confermato il loro classico modus operandi).
(Appena riesco, commento un po' più approfonditamente il post )
Incredibile un caos del genere per Aranzulla. Per quanto riguarda l'indignazione per Report, è un'ulteriore prova che quel programma è scomodo per qualcuno ogni volta che fa un'inchiesta dalla quale si sente toccato. I "wikipediani centrali", come li chiami tu, sono solo alcuni di questi tra i tanti anche al di fuori di Wikipedia. Hai dimenticato il commento in cui anche un altro utente, ex admin dimessosi 10 anni fa, lo definisce "rotocalco sensazionalistico"?
RispondiEliminahai ragione! Ho dimenticato Koji/Plink. Grazie, rimedio subito integrando il testo
EliminaQuel servizio di Report dovrebbe essere visibile qua:
RispondiEliminahttps://www.raiplay.it/video/2023/01/La-community---Report-16012023-cace7304-6cf3-4236-a8ad-36c1c5b2b1c3.html
Comunque anche Report prende delle belle cantonate.
Lì la cosa paradossale e che fa persino una certa tenerezza è che sulla vicenda di Odessa andarono a chiedere lumi proprio a uno dei maggiori POV pusher della situazione (anche se compare per pochi secondi). Credo che Gitz sappia bene a cosa mi riferisco.
Chiedo scusa, ma non capisco perché Wikipedia dovrebbe preoccuparsi delle critiche di una trasmissione come Report che, basta essere un minimo competenti della materia di cui parla, è piena di errori quando non bias (vedasi le puttanate sul ponte sullo Stretto).
RispondiEliminaWikipedia è nella invidiabile (e odiata) posizione di prosperare senza pubblicità, senza dipendere dai giramenti di gonadi del primo inserzionista suscettibile, dai comitati di boicottaggio dei consumatori, né infine dalle fesserie dei giornalisti che scrivono di Wikipedia quando hanno persino problemi a connettere la tastiera al PC, figuriamoci tenere una penna in mano.
Wikipedia non guarda al giorno dopo, perché altrimenti avrebbe già chiuso. Se non si entra nell'ordine delle idee che le critiche esterne a Wikipedia non fanno né caldo né freddo perché il pubblico a cui Wikipedia si rivolge non è quello disinteressato a capire, ma solo a cercare conferme ai propri bias, si continueranno a leggere articoli critici che continuano a parlare di Wikipedia come se fosse una cosa assimilabile a un soggetto che debba render conto a qualcuno di diverso che non al consenso della comunità che lo compone.
Wikipedia è scritta per tutti i lettori, non solo per la comunità. Poi negli anni ho letto tanti commenti molto brutti sui giornalisti. E questo è uno di essi "hanno persino problemi a connettere la tastiera al PC", una cosa del genere non si può proprio leggere. I nostri giornalisti fanno un grandissimo servizio all'informazione, rischiando anche rivalse. Vogliamo parlare del caso La Russa? Con tutto il rispetto per chi dovesse essere della sua stessa corrente, non è questo a cui voglio arrivare. Ma ho visto tanta gente attaccare Report anche in questa occasione
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Eliminahttps://www.open.online/2023/10/08/la-russa-vs-report-inchiesta-famiglia-padre-querele/ (sono da cellulare e non ho trovato il modo per inserire il link). Se hanno sbagliato non so, ma come trovo pericolosa la reazione di La Russa, trovo pericolosa anche quella qui sopra: su Aranzulla Report aveva ragione ed è giusto che ne parli (ho eliminato il commento originale per correggere degli errori)
EliminaWow, quante cose da dire. Una noiosa di metodo: suggeriscono all'"Anonimo" di inventarsi un nick per commentare su questo blog, così è più facile per gli altri replicare.
EliminaPrima cosa, "le critiche esterne a Wikipedia non fanno né caldo né freddo": sono d'accordo - era il tema del mio post Wikipedia e reputazione. Però non rivendicherei questa cosa con orgoglio. Questa insensibilità alle critiche di Wikipedia nasconde un pericolo ovvio: a volte le critiche possono essere giuste. Non è detto che chi è ben integrato nella comunità da molti anni veda sempre le cose in modo più chiaro e oggettivo di chi ne è fuori e del suo funzionamento capisce poco.
Io poi trovo che ci sia una contraddizione nel rimproverare ai critici di Wikipedia tipo Report il fatto di essere male informati sulle nostre faccende, di non capire il dato tecnico wikipediano (se cancelliamo Aranzulla è perché non è enciclopedico, se oscuriamo Orsini è per minacce legali, ecc.) e però sotto sotto ammettere che la ragione per cui lo facciamo è che abbiamo una missione educativa, ne sappiamo di più delle fonti, disprezziamo gli argomenti di certe voci, e perciò non le vogliamo. Questa contraddizione tra discorso pubblico ("fedeltà ai pilastri") e discorso privato ("sono complottisti, populisti, fenomeni mediatici da baraccone, non si meritano una voce") si chiama ipocrisia.
L'ipocrisia è dovuta al fatto che i wikipediani non hanno le risorse organizzative per portare avanti pubblicamente il secondo tipo di discorso (discorso che secondo me è incompatibile con WP:NPOV ma anche con WP:LIBERA). Per "risorse organizzative" intendo questo: noi non possiamo decidere che Tizio Caio è indegno di una voce nonostante soddisfi i criteri di enciclopedicità perché non possiamo avere un franco dibattito interno sulla figura politica, culturale e morale di Tizio Caio – WP:FORUM ce lo impedisce. Visto che non ne possiamo nemmeno discutere tra di noi sulla piattaforma, non possiamo aspettarci che le nostre decisioni basate solo sul senso di superiorità degli utenti ben integrati nella comunità vengano viste all'esterno (e anche da molti utenti all'interno) come altro che un atto di arbitrio.
Per cui secondo me la scelta è chiara: o decidiamo di diventare una redazione con una missione educativa e civilizzatrice che decide sovranamente cosa e chi pubblicare – e allora tagliamo i ponti con la WMF e decidiamo di chiamarci "Italopedia" o qualcosa del genere. Oppure rimaniamo Wikipedia e facciamo uno sforzo per soffocare questo enorme senso di superiorità sulle fonti e sul mondo che ci caratterizza per attenerci rigorosamente a WP:NPOV e WP:LIBERA. Raccogliere informazioni verificabili e rilevanti su Aranzulla od Orsini – chi sono, che cosa hanno fatto, che cosa si è scritto su di loro, ecc. – significa far circolare conoscenza su quell'argomento; se a te o ad altri quell'argomento non interessa perché lo disprezzi, nessuno ti costringe a scrivere o patrollare la voce su di lui: basta che tu non impedisca ad altri wikipediani di farlo in buona fede e nel rispetto dei pilastri.
EliminaHo deciso di seguire il tuo consiglio e di assumere il nick di «Anonimo ben anziano» che rifà il verso ad «Anonimo veneziano», insopportabile film d'inizio anni settanta che ha stracciato le palle di due generazioni di spettatori.
In realtà è proprio quello che vaticini tu che diventerebbe "Italopedia" ovvero un'enciclopedia del gossip recentista.
1 ammettere che la ragione per cui lo facciamo è che abbiamo una missione educativa, 2 ne sappiamo di più delle fonti, 3 disprezziamo gli argomenti di certe voci, e perciò non le vogliamo.
1. Giusto; 2. Sbagliato ma da spiegare; 3. Sbagliato.
1. Poco da dire, è così
2. Le fonti, citato fuori contesto, è un feticcio. La fonte non serve a certificare che una cosa merita di stare su Wikipedia. Se io sono menzionato su Repubblica, non divento automaticamente enciclopedico. Le fonti vanno analizzate e scremate per valutare rilevanza (e ambito di) e pertinenza di un soggetto.
3. Se fosse così, non avremmo le voci su Adolf Hitler, e, senza giungere alla ''reductio ad Hitlerum'', di Trump, di Adinolfi, di Pillon e cazzi vari. Se ci stanno, è perché sono argomenti che, seppure trattano soggetti esecrabili, sono effettivamente enciclopedici e hanno vasta stampa e letteratura critica. Se Aranzulla non compare, ce ne si faccia una ragione, è perché non è rilevante come imprenditore, né come divulgatore, né come fenomeno di Internet, né niente. Ugualmente Orsini, al di là delle minacce legali, francamente era non enciclopedico prima dei suoi sproloqui televisivi, e non vedo come lo sia diventato dopo. L'unica via che hanno certi argomenti per meritarsi di stare su Wikipedia è quello di essere già enciclopedici di loro senza che Wikipedia ne assicuri la visibilità. Quando, darwinianamente, saranno sopravvissuti all'obsolescenza e all'oblìo, allora meriteranno il posto su Wikipedia.
Quindi il motivo per cui si volevano cancellare tutt'una serie di voci e restringere diversi criteri di enciclopedicità era evitare voci su ciò che finisce nell'oblio e rendere quindi Wikipedia un'enciclopedia legata solo a ciò che ha una rilevanza storica o scientifica? O ho capito male? Scusami se ti faccio quest'altro appunto, a me Pillon e Adinolfi stanno proprio di un'antipatia così come Trump e li trovo decisamente insopportabili ma ho paura che fare esempi solo ed esclusivamente su persone della corrente reazionaria attragga i vari sempre pronti a ripetere la solita cavolata "su Wikipedia sono tutti comunisti" facendoli sentire che abbiano ragione. E li riprendo sempre quando lo dicono, perché è vero che alcuni sembrano esserlo ma c'è ne sono anche altri che non lo sembrano o non lo dimostrano affatto. Per cui avrei fatto esempi tra più persone di correnti diverse, come faceva la mia professoressa a scuola
EliminaSu Wikipedia sono tutti comunisti
EliminaMa hanno anche dei difetti :-)
Come ho detto in altra parte, su Wikipedia sono libertari, non comunisti, sono due cose diverse.
Chiaro che si stia facendo l'esempio di esecrabili personaggi reazionari, sono antilibertari.
Questo detto,
evitare voci su ciò che finisce nell'oblio e rendere quindi Wikipedia un'enciclopedia legata solo a ciò che ha una rilevanza storica o scientifica?
Non esattamente.
Wikipedia non è un raccoglitore di oggetti sperduti, ma deve evitare il recentismo. Se un argomento, da qui a dieci anni, sparisce dai media e non lascia tracce culturali di sé, non è degno di menzione specifica (al più potrà essere citato in un'altra voce nelle "varie ed eventuali"). Come per esempio molti candidati politici la cui voce non è stata permessa finché non sono diventati sindaco di grande città, presidente di regione o parlamentare.
E chi lo dice che un giorno non restringeranno i criteri pure per questi ultimi, tra l'altro
EliminaPenso che il punto 2 di Anonimo ben anziano sia fondamentale: è il punto che meglio individua le ragioni del disaccordo. Io in effetti sono convinto che la enciclopedicità non sia nient'altro che un prodotto delle fonti. E' solo la presenza delle fonti che ci consente, oltre che di scrivere contenuti verificabili su un determinato argomento, anche di dire che quell'argomento è rilevante e merita una voce sull'enciclopedia. "Meritare una voce sull'enciclopedia" non significa essere un argomento degno e importante in base all'apprezzamento insindacabile di una comunità di anonimi: quel giudizio di enciclopedicità dev'essere ancorato a parametri per quanto possibile oggettivi, e il parametro più importante è la presenza di fonti che si occupano dell'argomento.
Elimina(Incidentalmente, occuparsi dell'argomento non significa "menzionarlo"; se Repubblica ti menziona, non sei rilevante. Ma se Repubblica fa un profilo su di te e un paio di altre fonti terze e attendibili si occupano delle tue attività, vuol dire che abbiamo abbastanza informazioni verificabili per fare una voce, rendendole più accessibili al pubblico, pubblico che potrebbe avere interesse a raggiungere quelle informazioni. Per cui se qualcuno ha tempo e voglia di creare una voce, i wikipediani anziani non glielo dovrebbero impedire).
Dicevo, il punto fondamentale è la presenza delle fonti; perché altrimenti la discussione sull'enciclopedicità diventa quella cosa assurda che sono le PdC di it.wiki, lunghissime discussioni su tutto e su niente, discussioni che fanno perdere un sacco di tempo e che sono estremamente conflittuali perché sono solo giudizi soggettivi di valore in competizione: alcuni dicono che l'argomento è "abbastanza importante", altri dicono che no, non è "abbastanza importante", per cui alla fine l'unica cosa da fare è contarsi. Secondo me se un argomento ha ricevuto una copertura significativa da parte di fonti terze attendibili significa che in linea di principio è enciclopedico: se qualcuno vuole scriverci sopra una voce, bisogna lasciarglielo fare. Primo, perché grazie alle fonti abbiamo abbastanza contenuti verificabili per scrivere una voce e, secondo, perché grazie alle fonti abbiamo la ragionevole certezza che ci saranno persone interessate a raggiungere quelle informazioni, e non sta a noi impedirglielo ma anzi aiutarli. Se la voce è fatta bene, cioè è neutrale, non avrà un impatto diretto sulle preferenze politiche o di altra natura di chi la legge.
Per questo esistono i criteri. Un Aranzulla non ne soddisfa alcuno: come imprenditore non è rilevante, come divulgatore nemmeno. Peraltro la conta è il male, i numeri possono essere truccati, sono d'accordo con chi sostiene che i pareri si pesano, non si contano: una singola motivazione "A" vale più di 50 motivazioni contrarie se quest'unica poggia su basi coerenti e logiche e le altre no.
EliminaPer rispondere a "Wiki per tutti": i criteri sono modificabili ma, appunto, lo decide il consenso. Quindi voler inserire una voce che è contraria ai criteri va contro il consenso maturato fino a quel momento.
Sì, infatti io mi riferivo a chi vorrebbe le restrizioni dei criteri di enciclopedicità, dato che li vedo sempre più verso il cancellare che verso il mantenere (questo non significa che pensi che quegli utenti vogliano cancellare tutte le singole voci) allora mi aspetto da un momento all'altro che non siano più automaticamente enciclopedici anche i sindaci, i presidenti regionali, numerosi attori, scrittori, cantanti e gruppi musicali, vescovi, militari, politici, luoghi geografici, chiese, stazioni ferroviarie o meteorologiche, personaggi immaginari, calciatori, prodotti, aziende e così via. In particolare penso a ciò che è successo nella PDC di Cesare Casadei
Elimina@Anonimo ben anziano
EliminaIn ambito di informatica per non esperti, Aranzulla è de facto il divulgatore per antonomasia, è citato su fonti autorevoli e sulla stampa italiana, il suo sito di divulgazione è trai 100 siti più visitati sul web in Italia. Non capisco come si possa anche solo pensare che non soddisfa i "criteri". Quali criteri poi? Non mi risulta ne esistano di specifici per i divulgatori. Stiamo parlando oltretutto della enciclopedia che ha voci dedicate a tronisti, tiktoker, cani che salgono da soli sui treni e bidelli vittime di scherzi telefonici.
Direi che in tanti dovrebbero intraprendere un bel percorso per fare pace col proprio cervello.
Segnalo minaccia contro _Report_. Magari fosse scomodo solo ai wikipediani, se così fosse Ranucci potrebbe stare tranquillo perchè nessuno si permetterebbe mai di pensare una cosa del genere. Purtroppo, invece, i wikipediani in confronto a tanti altri sono dei fans del programma. Questo significa che lavorano davvero bene.... e l'insieme di chi non li ha graditi in tutti questi anni lo vedo davvero una preoccupazione. Una minaccia del genere la considero anche *un attentato alla nostra democrazia*, non ha niente a che fare con Wikipedia ed arriva in seguito ad un servizio sul Medio Oriente ma la segnalo qua poichè in questo post si parla di _Report_. Non deve parlare necessariamente di Aranzulla e di Wikipedia, ma quello che succede contro questo programma è un problema molto più a monte che nemmeno un applauso a Ranucci da parte di WMI risolverebbe
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EliminaE, come detto, non è certamente Wikipedia la causa dei problemi di Report. Ma gli attacchi per il servizio su Aranzulla, a mio avviso, sono un evento peggiorativo per un programma già in difficoltà. Non fanno traboccare il vaso come questi molto più violenti di adesso, ma si uniscono comunque a quelli di La Russa, quelli sui social da parte di alcune persone di destra e molti altri
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