La regola che non c'è (WP:INVOLVED Parte 1)

 

Old men fighting. Two wrinkly old men pull faces at each other Two wrinkly old men pull faces at each other, one pinching hard on his opponents ear, the other trying to pinch his opponents hat, as depicted by Tim Bobbin (the pseudonym of John Collier, an English caricaturist and satirical poet based in Lancashire). Date: 177

Sulla Wikipedia inglese c'è una regola bellissimaWP:INVOLVED: "In generale, gli utenti non devono agire come amministratori nelle dispute in cui sono coinvolti. Questo perché gli amministratori coinvolti possono essere o sembrare incapaci di prendere decisioni oggettive". Possono esserci eccezioni, come in caso di ovvio vandalismo, ma in generale è necessario che l'amministratore coinvolto solleciti l'intervento di altri amministratori quando ritiene che sia utile un'azione amministrativa (ad esempio, il blocco di un utente). 

Si tratta di una regola antica, che affonda le sue radici nel diritto romano. Nel Seicento è cristallizzata in un brocardo del giurista inglese Edward Coke: nemo iudex in propria causa (o in causa sua, ecc.), cioè "nessuno deve essere giudice delle proprie controversie". La regola è oggi generalmente considerata un principio di natural justice nel diritto inglese e un caposaldo del costituzionalismo, conosciuto anche come principio della neutralità del giudice o, in Italia, della sua terzietà. La giustificazione è che un giudice personalmente interessato può essere incline – a volte in modo inconsapevole e in perfetta buona fede a far prevalere i propri interessi su quelli della giustizia. Anche senza presumere, come fa Hobbes, "che ognuno faccia tutto in vista del proprio bene", si può essere d'accordo con lui che "nessuno è adatto a essere arbitro in una propria causa" (Leviatano, cap. 15). La regola serve quindi a garantire l'imparzialità e oggettività della decisione, la sua legalità, ma non solo: dal rispetto della regola dipende anche la legittimità, cioè la possibilità che la decisione sai accettata come valida. "La giustizia non deve essere solo fatta, ma si deve anche vedere che è stata fatta" (R v Sussex Justices, 1928).

Sulla Wikipedia inglese la policy WP:INVOLVED è applicata in modo rigoroso e la sua violazione può facilmente portare alla perdita delle funzioni speciali di amministratore (in gergo, i "tastini"). Un esempio fra tanti, sorprendente per un wikipediano italiano, è questa richiesta di soluzione di un conflitto aperta da un amministratore e check user dopo che una sua modifica era stata annullata con motivazione "ninjarobotpirate, cieco pezzo di merda [NinjaRobotPirate è ipovedente], è il copyright del film, leggi bene prima di modificare. E smettila di seguire le mie modifiche". Un altro amministratore risponde alla richiesta di NinjaRobotPirate e applica un blocco di 48 ore con motivazione "Wow, il tuo commento a Special:Diff/1087954498 non va per niente bene. Gli attacchi personali sono assolutamente inaccettabili su Wikipedia".

Certo, non è ragionevole attendersi che la regola sia applicata in modo altrettanto rigoroso su progetti diversi dalla Wikipedia inglese. Questo livello di legalismo potrebbe non essere desiderabile o possibile in contesti più informali, dove la comunità degli utenti è meno ampia e l'adminship meno specializzata e professionale. Ma in forme diverse la regola è presente anche su progetti più piccoli, come la Wikipedia francese e quella tedesca, sui cui è stabilito espressamente che gli amministratori non devono bloccare gli utenti con cui sono in conflitto. 

Sulla Wikipedia italiana gli utenti a volte dicono che la regola è implicita nel principio generale del buon sensoMa si sa, il buon senso dell'uno è l'insensatezza dell’altro: la mancanza di una regola chiara si fa sentire. Un amministratore anziano (in termini wikipediani), esperto e autorevole, mi ha spiegato una volta che "Il mio maestro di adminship [e quindi qui risaliamo veramente al Maestro Yoda, il maestro dei maestri] mi insegnò che quando entri da utente in una discussione il cappello da sysop lo lasci nel corridoio. E mi risulta che questo approccio resti quello valido anche oggi. Valido e vincolante". Quell'amministratore si stupiva che "non abbiamo niente di scritto su it.wiki al proposito", ma era convinto che la regola WP:INVOLVED fosse percepita dai più "come common knowledge".

Mi spiace, non si tratta di common knowledge ma di wishful thinking. Perché è vero che la regola era richiamata e forse anche applicata in passato, e che gli amministratori più anziani a volte sembrano ancora seguirla ed esprimere, quantomeno a parole, la convinzione o la speranza che sia in vigore. Ma su Wikipedia "non ci sono regole fisse" (quinto pilastro, che sulla Wikipedia italiana a volte sembra essere l'unico) e tantomeno c'è la regola WP:INVOLVED. Vale invece che quanno ce vo, ce vo, senza inutili formalismi e avvitamenti burocratici. Così gli admin della generazione più giovane ignorano completamente la regola WP:INVOLVED: non la applicano e non fingono nemmeno di volerla applicare. L’idea che quando sono personalmente coinvolti in una disputa le loro decisioni possano essere, o anche solo sembrare, in conflitto di interessi, li colpirebbe come un attacco personale. Se lo dici è facile che volino schiaffoni.

Così nella vicenda Orsini, paradigmatica di molte storture, abbiamo avuto Kirk39 che per un anno intero ha imperversato su quelle pagine sia come utente che come amministratore. Prima ha partecipato alle discussioni come utente, quando la voce era gelosamente custodita nelle bozze, spiegando ad esempio che Orsini non sarebbe un "sociologo" ma un "saggista", che nella mente dei wikipediani italiani è quasi un insulto, una specie di lavoro intellettuale di dubbio prestigio. E infatti Diego Fusaro è un "saggista" e forse lo rimarrà per sempre e la voce su Orsini è stata pubblicata con la disambiguante tra parentesi "Alessandro Orsini (saggista)". Dopodiché, anzi durante questi e altri suoi contributi alle discussioni, Kirk ha fatto il bello e cattivo tempo facendo fioccare i blocchi come se fosse Natale, proteggendo la voce, moderando le discussioni, rimuovendo gli avvisi di servizio, cartellinando e, appunto, bloccando gli utenti. Bene, durante questo suo prolungato servizio da ras della voce su Orsini non è mai successo che un altro amministratore gli si avvicinasse per sussurrargli all'orecchio "WP: INVOLVED". Forse perché la pagina su Orsini era occupata dai "poteri forti" che avevano investito Kirk dell'autorità suprema? No, la ragione è che "WP: INVOLVED" sulla Wikipedia italiana non esiste. Quella regola non è scritta da nessuna parte, non è osservata quasi da nessuno e non è fatta rispettare dagli amministratori.

Così ciò che è successo sulla voce su Orsini era già successo dozzine di volte e continuerà a succedere regolarmente. Un esempio recente e lampante, persino buffo, è il blocco a Sanremofilo applicato da LittleWhites nell'agosto 2023, di cui intendo parlare nel prossimo post.

Commenti

  1. Kirk39..... buono pure quell'altro. Un autentico sceriffo dal grilletto facile che blocca con la stessa facilità di quando si fa un caffè. Stizzoso, intemperante, iracondo, rissoso, assolutamente impermeabile alle critiche, la discussione inizia e finisce quando dice lui, e guai a continuarla ulteriormente (i suoi classici intercalari sono "la finisci sì o sì", "dacci un taglio, punto", "piantala" e altri delicati sonetti come questi), l'ultima parola dev'essere la sua, e dev'essere quella che dimostra che ha ragione. Basti guardare quello che ha combinato nella talk di Margaret Singer, dove ha erroneamente pensato che l'IP fosse un sock di Gitz (in base a cosa non è dato sapere), e aveva bloccato l'IP 3 giorni, e Gitz infinito. Se non fosse che poi Gitz è riuscito a dimostrare la propria estraneità, sbloccando Gitz e congedandosi dall'IP con un "ok, ciao", senza neanche mezza parola di scuse per l'errore (ma questa eventualità non si è ancora verificata o è vietato farla notare) e addirittura senza neanche sbloccare l'IP. Poi, nella stessa discussione, ha continuato ad elargire cartellini e blocchi a tutto spiano nonostante fosse intervenuto più volte nel metodo e nel merito. Credo che se venisse approvata una policy come WP:INVOLVED lui sarebbe uno dei primi ad essere defenestrati, e chissà quanti altri come lui. Capirai, già it.wiki ha pochi amministratori, pensa se ci fosse una policy del genere. Forse è proprio per questo che non la vogliono?

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  2. itawikinostra12/9/23 08:19

    Su Kirk39 andrebbe fatto un post a parte.

    Basta scorrere i suoi contributi per entrare in un tunnel dell'orrore di abusi, totale disprezzo della Wikiquette, arroganza, prepotenza, malafede e blocchi a raffica (circa 470 nell'ultimo anno, una media di oltre un blocco al giorno).
    Tra i prima mobilia di un siffatto animo difficilmente si può supporre l'amore per la diffusione del sapere enciclopedico, direi piuttosto l'impulso perverso di dare sfogo alle proprie frustrazioni a scapito di altri utenti e, in fin dei conti, a danno dell'enciclopedia stessa.

    Una vergogna intollerabile per wikipedia che un soggetto del genere sia addirittura amministratore e che non abbia mai ricevuto non dico blocchi ma neanche avvisi.

    Un altro sintomo dello stato pietoso in cui versa it.wiki.

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  3. I nomi degli Admin problematici sono sempre gli stessi, e Kirk è uno di questi.
    Il vero problema è la mancanza di una figura - o organizzazione - superpartes su it:wiki. Se hai un problema con gli Admin...ti devi rivolgere agli admin per risolverlo.
    E se nel frattempo uno di questi ti blocca? che fai poi?

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    1. Sono d'accordo. Secondo me sarebbe utile se it.wiki si desse due procedure che altrove sono diffuse: 1) una procedura pubblica (sulla talk page dell'utente ad esempio) per il ricorso contro i blocchi, che devono essere decisi da un admin non coinvolto. È uno scandalo che non ci sia ancora, su tutti gli altri progetti è la norma. 2) Un comitato arbitrale eletto dalla comunità competente per il de-sysop. Di fatto le riconferme funzionano male per questo e sono anche più dolorose per l'amministratore deflaggato. Forse sarebbe meglio una discussione più formale tra admin particolarmente esperti, equilibrati e autorevoli.

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    2. Intendi dire che sulle altre wiki si può fare ricorso *pubblicamente* (tipo RdP) contro un blocco sulla stessa wiki? Mi linkeresti un esempio?

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    3. No, non intendevo dire che si può fare ricorso "al pubblico" (alla comunità), ma che si può chiedere una revisione del blocco che è argomentata e decisa in modo pubblico, visibile dagli altri utenti, anziché privatamente via email. In concreto, sugli altri progetti quando ti bloccano ti lasciano l'uso della tua pagina discussione utente, finché non ne abusi; su quella pagina puoi inserire un template, questo, che esiste su più di 50 progetti (spagnolo, francese, ecc.), con il quale chiedi e argomenti un appello; nel giro di qualche giorno, un admin non coinvolto (non lo stesso che ti ha applicato il blocco) ti risponderà sulla pagina di discussione ed eventualmente ti darà indicazioni su quando/come/se presentare un altro appello. Qui puoi leggere i miei due appelli (di cui il secondo ha avuto successo) contro un blocco a infinito sulla Wikipedia in spagnolo.

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  4. Ma ci sono anche quegli utenti che admin non lo sono mai stati ma sono abbastanza in linea con altri utenti che invece lo sono...

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    1. ma gli utenti non possono fare danni come invece possono fare gli admin.
      se c'è un problema con un altro utente, si dialoga/discute. Con un admin devi solo stare zitto...

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    2. Caro/a Alfa, tu però ti sei mai trovato/a ad avere a che fare con quelli che si tengono strette le loro voci? Anche lì sei costretto a fermarti per evitare edit war

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    3. no, onestamente no.
      Però mi sento di poter dire che potrei riuscire a sostenere una discussione con un altro utente, portando le mie argomentazioni e le varie fonti (cercando ovviamente di non sfociare in una edit war, ma aprendo una costruttiva discussione)
      Quello che non riesco a fare è ingaggiare una discussione con gli admin per paura di venir bannato (temporaneamente o ad infinitum)

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    4. Vero, però a me è capitato più volte con lo stesso utente. E questo mi ha fatto sentire molesto ad un certo punto

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    5. capisco come ti puoi essere sentito.

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  5. https://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Bar/Discussioni/Blocchi_automatici_alle_pagine_di_discussione_degli_utenti_e_possibilit%C3%A0_di_appelli

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    1. Grazie, discussione molto importante. Non solo conferma appieno quanto scritto in questo post circa il fatto che manca una regola WP:INVOLVED, ma pone la questione (più volte sollevata anche su questo blog, vedi ad esempio L'ultimo Spritz) della mancanza di una procedura pubblica di appello contro i blocchi, che è una anomalia assoluta nel panorama mondiale delle Wikipedie. Come dice Superpes, "Sembrerà assurdo ad alcuni, ma siamo l'unico (su 800 e passa) progetto in cui ciò [blocco automatico della pagina di discussione utente in caso di blocco dell'utente] avviene". Su questa discussione ora in corso al Bar ho appena aperto un thread nel forum.

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