Un breve ma importante aggiornamento del mio post su Gualtiero Cannarsi.
In quel post lamentavo che la voce su Gualtiero Cannarsi è un caso esemplare di come la linea guida WP:BLP sia sistematicamente ignorata sulla Wikipedia italiana. Negli ultimi tempi ben tre amministratori sono intervenuti in modo sostanziale sulla voce e sulla pagina di discussione senza che a nessuno sia venuto in mente di rimuovere blog e fanzine, nonostante la linea guida sia chiarissima sul fatto che non sono fonti attendibili e non devono essere usate nelle biografie dei viventi. La linea guida WP:BLP (come anche WP:INVOLVED) sulla Wikipedia italiana non è applicata.
Vorrei essere chiaro sul perché questo è un problema. Non si tratta solo del fatto che contenuti postati su blog da appassionati sconosciuti sono in generale meno accurati e affidabili di quelli pubblicati da professionisti (giornalisti, esperti, ecc.) sotto la supervisione di una redazione. Ciò è vero ed è di per sé un'ottima ragione per rispettare WP:BLP. Ma oltre a questo, si tratta anche del fatto che chiunque può pubblicare un blog e chiunque può editare Wikipedia; se le fonti autopubblicate non sono escluse dall'enciclopedia, c'è la possibilità reale che quei due "chiunque" coincidano nella stessa persona. Cioè, c'è la possibilità che il blogger editi Wikipedia in conflitto di interessi, usandola come il ventriloquo usa il pupazzo: una vocina diversa, ascoltata da migliaia di persone, per dire la stessa cosa. Certo, anche un giornalista può editare Wikipedia e ripubblicare il proprio lavoro. Ma insomma, le probabilità che un blogger voglia usare Wikipedia per amplificare la propria voce sono piuttosto alte; che lo faccia un giornalista che ha già una tribuna professionale, sebbene non da escludersi, è più raro e forse meno dannoso.
Bene, dopo la pubblicazione del post su Cannarsi sono stato informato che l'autore di una delle fonti-spazzatura usate nella voce (direi, la fonte principale) è lo stesso wikipediano che l'ha inserita. E che quel wikipediano, oltre a spammare i suoi contributi in lungo e in largo per l'enciclopedia, ha ingaggiato una sorta di battaglia contro Cannarsi, che si è svolta su blog, social media, Wikipedia (ahinoi) e infine nelle aule di tribunale, dov'è stato recentemente (giugno 2023) condannato per diffamazione proprio per quell'articolo che Wikipedia usa come madre di tutte le fonti contro Cannarsi.
Intendiamoci, i giudici possono prendere delle cantonate, la sentenza di condanna potrebbe non essere definitiva (lo ignoro) e quindi, per quanto mi riguarda, l'autore dell'articolo è innocente. Secondo me è ovvio che il suo articolo è una bloggata denigratoria inutilizzabile da Wikipedia come fonte, ma può darsi che rientri nella libertà di espressione e nel diritto di critica, e che perciò il giudice d'appello (se è stato proposto appello) lo riterrà legittimo. Auguro a questo wikipediano di tirarsi fuori dai pasticci. Ma le sue vicende personali e processuali non sono importanti qui: ciò che importa è che Wikipedia non sia usata come un pupazzo per perseguire un'agenda, sia essa una campagna di odio contro un direttore del doppiaggio che non ti piace o una nobile battaglia culturale in difesa dell'arte "anime".
Nel mio post su Cannarsi dicevo che la voce era "ancora rimediabile con un po' di buona volontà". Purtroppo la buona volontà sinora è mancata e nessuno ha fatto niente. Per carità, capisco, chi vorrebbe sentirsi accusare di fare proxy editing per un utente espulso dal progetto? Proprio ieri un admin di Wikipedia mi scriveva "del tuo blog non ce ne frega assolutamente niente". Ma la difesa dell'autonomia del progetto non passa per il rifiuto di raccogliere informazioni e argomenti formulati in pubblico, su questo blog o altrove, discutibili da tutti e che tutti possono vagliare, approfondire, fare propri o respingere. Come mostrano le vicende Cannarsi e Orsini, la difesa dell'autonomia del progetto passa invece per il rispetto delle sue linee guida, compresa WP:BLP, di cui purtroppo agli amministratori – con maschia noncuranza e italico disprezzo per le regole – sembra gliene freghi ancora meno che del mio blog.
Sarei curioso di sapere chi è l'admin che ti ha scritto che del tuo blog non gliene frega niente...
RispondiEliminaMa, sai, lasciamo perdere... forse non è stato scritto con cattiveria. Stavo cercando di capire perché il mio blog è segnato come spam su Facebook - per cui è impossibile condividere link su quella piattaforma. Un lettore di questo blog aveva provato a condividere un link col gruppo FB "Wikipedia in italiano", da cui sono bannato ai tempi dell'affaire Orsini, ed è stato subito bannato anche lui. Però non è chiaro se oltre a questo abbiano anche segnalato il mio blog come spam. Boh! Il moderatore mi ha spiegato "Non penso siamo stati noi, a onor del vero del tuo blog non ce ne frega assolutamente niente, né trovo qualcosa nel log delle azioni", quindi può darsi che non c'entrino niente. Purtroppo è un problema che non riesco a risolvere.
EliminaLa frase sprezzante "del tuo blog non ce ne frega assolutamente niente", con quell' "assolutamente" a blindare la porta davanti a qualsiasi fievole spiraglio di apertura, conferma un consapevole, compiaciuto e inscalfibile totalitarismo: i tuoi generosi e utili tentativi di introdurre regole precise (peraltro spesso non campate per aria o inventate ma semplicemente prese da Wikipedia in altre lingue!) per limitare la DISCREZIONALITÀ o almeno per stimolare un dibattito si scontrerebbero proprio con la loro ferrea volontà di mantenerla, così da mantenere il potere per il potere a tutti i costi. A tutti i costi. Hanno trasformato l'enciclopedia libera nella fattoria degli amministratori.
RispondiEliminaSarebbe da ridere se stessimo parlando di un sitarello di scappati di casa, invece questa autentica distopia finisce spesso per distorcere l'informazione che arriva forzatamente a milioni di persone (it.wiki è quasi sempre il primo risultato su Google).
Scrivendo "del tuo blog non ce ne frega niente" e bannando dal gruppo chi lo ha postato, non fanno che rafforzare la mia idea secondo cui si stanno ribellando veramente troppo
RispondiEliminaSperiamo che prima o poi la bolla scoppi
EliminaSegnalo che la discussione prosegue qua dopo un nuovo intervento di Cannarsi in persona.
RispondiEliminaDavvero bizzarre le considerazioni di Actormusicus, che sostanzialmente sostiene che anche se una fonte è diffamatoria con sentenza passata in giudicato, se però lo è solo "per eccesso verbale" e siccome le fonti non vengono citate alla lettera ma rielaborate per evitare il copyviol, allora basta rimuovere gli eccessi verbali ed ecco che la fonte la si considera e usa come se nulla fosse, anche se oltretutto è un blog! Cito alla lettera:
"Ora, siccome Wikipedia non riproduce le parole esatte delle fonti (o violerebbe il copyright) e inoltre le policy in tema di biografie dei viventi vietano di costruire tali biografie come un attacco, non è chiaro in che modo influisca sul nostro contenuto il fatto che la fonte sia stata condannata per diffamazione a causa dai suoi eccessi verbali. Wikipedia in ogni caso non li ripete."
Spettacolare anche la petizione di principio "le policy in tema di biografie dei viventi vietano di costruire tali biografie come un attacco"; siccome c'è la policy, non gli passa neanche per l'anticamera del cervello che NONOSTANTE QUESTO una pagina possa finire per costituire un attacco.
Qui siamo veramente in una realtà parallela alla logica.
Ma infatti il punto è che la fonte è un blog su cui scrive un autore non professionista senza la supervisione di una redazione (tanto pià che l'associazione culturale "Dimensione fumetto" prende espressamente le distanze da quell'articolo e lo scrive nel disclaimer). Quindi la fonte non può essere usata in base a WP:BLP. Il fatto che l'autore sia stato condannato per diffamazione in primo grado (non so se la sentenza sia definitiva) dovrebbe essere wikipedianamente irrilevante: le decisioni delle autorità pubbliche non incidono di per sé sulla qualità delle fonti, il fatto che la pubblicazione di una data fonte sia un reato in un determinato stato (Italia, USA, Iran o Corea del Nord...) è in linea di principio irrilevante, e le argomentazioni di un giudice sono solo le sue opinioni personali, che al massimo hanno l'autorevolezza di una fonte primaria indipendente, ma non affidabile in tema di doppiaggio/fumetto/anime. Però WP:BLP vieta chiaramente l'inclusione di quella fonte (a prescindere dalla presunta diffamazione) e se non si rispetta WP:BLP si apre la parta a bloggate denigratorie che avvicinano quella voce a una pagina di attacco. Ma mi stupisce che Pequod e Actor prendano così alla leggera WP:COI: è vero che di per sé non incide sulla qualità delle fonti e dei contenuti, ma forse quella violazione di una linea guida comportamentale merita di essere esaminata, perché è stata grave nonché sistematica (su altre voci). Almeno un avviso o un cartellino ci starebbero, se non si vuole che il COI continui massiccio.
EliminaNon sono d'accordo. Per me una fonte condannata per diffamazione in quei termini è per default non autorevole fino a prova contraria.
EliminaComunque al di là delle classiche supercazzole dei soliti noti, la fonte lamentata da Cannarsi in discussione è ancora bella lì intoccata. E questo rientra perfettamente nel discorso sulle discussioni ignorate di cui parlavate nel post sulla "morte del bar".
Sì, ammetto che per me è un mistero. Perché diavolo non tolgono quella fonte subito dalla voce, per poi con calma lavorare sul testo e cercare altre fonti - questo è per me un mistero. Perché ci vogliono 5 minuti per accorgersi che quella fonte non va bene (io me ne ero accorto subito senza sapere nulla della causa per diffamazione che - ripeto - secondo me non è rilevante) e per accorgersi che ci sono altre fonti falsificate. Rimedia a questi problemi, non puoi lasciare la pagina online in queste condizioni, poi ti occupi del resto. Di WP:BLP se ne fregano gli italiani.
EliminaIl mistero è risolto non appena si capisce che loro sono davvero arciconvinti di rispettare WP:BLP. Cito di nuovo un commento di Actormisicus: "Ora, siccome (...) le policy in tema di biografie dei viventi vietano di costruire tali biografie come un attacco (...)". Cioè lui è davvero convinto che, siccome la policy dice così e siccome loro sono gli eletti, ipso facto non sia proprio neanche possibile violare la WP:BLP. Come quando il papa parla ex cathedra è infallibile, così l'admin dietro i tastini e l'anonimato è infallibile. Sembra delirante... e lo è. Ma è proprio così.
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